La Nuova Venezia: “Venezia, al Barbera il capolavoro tattico di Vanoli”

L’edizione odierna de “La Nuova Venezia” si sofferma sulla gara che il Venezia ha vinto contr il Palermo.

La prima partita della semifinale playoff è andata. Guai però che sia tutto fatto perché mancano ancora 90 minuti e perché il Palermo è sempre pericoloso avendo delle individualità di assoluto rilievo capace di fare male all’avversario. Sicuramente nella seconda sfida ci sarà il fattore Penzo che accompagnerà e aiuterà i ragazzi di Paolo Vanoli verso l’eventuale sogno della finale che vale un posto in Serie A. Sarà decisivo mantenere lo stesso atteggiamento del match di andata, ma sarà decisivo anche l’aspetto tattico.

MATURITÀ E SOLIDITÀ.

In un campo difficile come il Barbera il Venezia ha condotto una partita di grande di sostanza giocando da squadra matura stoppando le velleità del Palermo. Un successo fatto di sacrificio e sofferenza come piace a Paolo Vanoli, un gruppo che non ha minimamente sofferto i rumors di mercato (che sono molto di più di voci di corridoio, nonostante le smentite comprensibili di circostanza del presidente Duncan Niederauer) anzi si è compattato in quello che è una missione da completare tutti insieme. Vanoli è talmente concentrato sul suo meraviglioso Venezia che non è assolutamente distratto da quello che sarà il suo radioso futuro in Serie A con il Torino: «Il mio futuro è la prossima partita, sono concentrato su questo. È un anno e mezzo che lavoriamo sodo, duro, senza mai mollare di un centimetro: non vogliamo farci scappare questa straordinaria occasione».

VANOLI E IL SUO CAPOLAVORO TATTICO.

Un Venezia leggermente diverso rispetto alle previsioni quello formato playoff visto al Barbera. Candela e Bjarkason a presidiare le corsie con la scelta di tenere fuori un uomo di grande esperienza come Zampano, con Tessmann, un giocatore fisico e Andersen, uno dinamico, davanti alla difesa, Busio ad aiutare in prima battuta Pierini e Pohjanpalo. Una squadra tatticamente molto equilibrata che ha reso, per come era sistemata in campo, la vita complicata alla formazione di Michele Mignani.

IL RITORNO

L’aspetto tattico sarà decisivo anche nella sfida di ritorno. Brunori e compagni dovranno fare la partita perfetta per provare a ribaltare la situazione, mentre il Venezia dovrà avere la capacità di non abbassarsi troppo per non rischiare di riaprire i giochi. «Dobbiamo stare attenti a noi stessi», sottolinea il tecnico arancioneroverde, «come ci è successo in questo campionato dove abbiamo sbagliato qualcosa. Questa semifinale è ancora aperta, dobbiamo essere bravi a scendere in campo con la testa giusta, con la voglia di vincere. Abbiamo il capocannoniere del campionato, abbiamo segnato più di tutti. Forse abbiamo preso qualche gol di troppo che ci ha evitato la promozione diretta».