Il presidente della Juve Stabia: «Protocollo insostenibile. Un positivo e rischio…»

Il presidente della Juve Stabia, Andrea Langella, ha parlato ai microfoni di “Gianlucadimarzio.com” a proposito del protocollo per la ripresa dei campionati: «Lo sforzo economico è insostenibile. Dovremmo requisire un albergo e tenerci 50-60 persone a pensione completa. Senza considerare chef, camerieri e il personale della struttura. Ne vale la pena per giocare 10 partite?”. Quesito che si pone ai nostri microfoni Andrea Langella, presidente della Juve Stabia. Un anno fa festeggiava la promozione in serie B della sua squadra, oggi è costretto a fronteggiare le conseguenze del Covid-19. E un protocollo che costerebbe circa 400 mila euro. “È inattuabile. Sia per i costi, sia per l’elevato margine di rischio cui sono ancora esposti i calciatori e il gruppo squadra. Pur con tutte le precauzioni non verrebbero rispettate le misure del distanziamento sociale. E anche mettendo in campo tutti gli strumenti sanitari, tra opere di sanificazione, test sierologici e tamponi ogni 3-4 giorni, non avremmo alcuna garanzia di ripartire. In caso di positività di un membro del gruppo, la responsabilità penale ricadrebbe sul presidente, sull’amministratore unico e sul medico sociale. È stato infatti concepito come un infortunio sul lavoro. Non è possibile accollarsi una responsabilità simile».