Il Messaggero Umbro: “Arriva il Palermo, la Ternana viene blindata”

L’edizione odierna de “Il Messaggero” Umbro si sofferma sulla Ternana che sabato riceverà il Palermo.

Due messaggi quasi in contemporanea. Poi diventati tre. Da canali diversi ma sempre legati alla Ternana. Il presidente Stefano Bandecchi che invita tutti alla calma in un video social e dice che alla settima giornata la classifica è ancora falsa e che la Ternana sta lassù «per botta di c…», la comunicazione che in questa settimana tutti gli allenamenti della squadra saranno a porte chiuse, poi l’allenatore Cristiano Lucarelli che dallo stesso social media del presidente pubblica pure lui un post di “altolà” a tutti gli entusiasmi.

Con “pizzicate”, indovinate a chi? Ai giornalisti, naturalmente. Dopo la vittoria di Cittadella, il quinto posto in classifica e prima della sfida con il Palermo che può mettere le ali a questa Ternana, in casa rossoverde si sceglie la strada della prudenza. Squadra blindata, notizie affidate ai re[1]port ufficiali. Il presidente invita tutti a stare calmi e «coi piedi per terra». Dice con il suo solito sorriso: «Leggo dalla rassegna stampa che praticamente abbiamo vinto il campionato di serie A, che stiamo lottando per lo scudetto, che la Champions è a due passi… Calma, signori. Siamo alle settima partita, siamo messi in modo decente per botta di c… e la classifica è ancora totalmente falsa. Mancano ancora 31 partite e si alterneranno momenti di grande gioia e momenti di grande dolore. Restiamo tranquilli, concentrati e determinati».

La squadra ha ripreso ad allenarsi ieri all’antistadio. Ma stavolta, anche le prime due sedute sono chiuse. Segno che si intende tenere la squadra lontana da clamori. Clamori che, al momento, in realtà non ci sono. Ci si limita, da parte dei tifosi e di chi fa il proprio dovere informando, a prendere piacevolmente atto di una situazione oggettiva in cui la squadra sta andando bene. Dopo Bandecchi, anche mister Cristiano Lucarelli ha sfornato un post, (ma non in video), con il quale cita i titoli di giornale usci[1] ti ieri e commenta chiedendo «equilibrio, please», con la lingua che batte dove il dente duole: «Venti giorni fa sembrava un cataclisma, nomi di allenatori scritti ovunque, oggi invece si mette (sic, ndr) questi titoli».

Profilo basso. E testa nel carro armato. Anzi, sul trattore. Lo sa, Lucarelli, che questo è il momento in cui anche lui deve gestire la cosa. Anche dopo la partita del Tombolato, in sala stampa, glissava a domande su eventuali sogni di gloria, parlando della partita col Palermo come di un «incrocio pericoloso». Diceva che «quando si incrociano una squadra che vince fuori casa e una che perde in casa, solitamente si premia quella che aveva perso in trasferta». Facendo capire che il gruppo dovrà preparare la sfida prendendo in considerazione questo aspetto. Torna persino a rispolverare un motto di due anni fa: «Vincere, archiviare, ripartire». Cristiano Lucarelli, gestione-mode on