Mirri: «Barbera? Magari ci mettiamo dentro anche Decathlon»

Tiene banco in casa Palermo la questione legata alla concessione dello stadio “Barbera”. L’edizione odierna di “La Repubblica” fa il punto della situazione su cosa avviene nel resto d’Italia su questo tema. Per esempio il Bari, per giocare al San Nicola, non versa canoni ma si occupa della manutenzione ordinaria. A Messina per il San Filippo, il comune ha messo a bando una concessione con base d’asta di 300mila euro spalmati in 30 anni. A Palermo, invece, il Barbera costerebbe 341mila euro l’anno, almeno secondo la bozza di convenzione attesa al varco del consiglio comunale. Dario Mirri, presidente del Palermo, ha voluto commentare la vicenda ai microfoni di “La Repubblica”, di seguito le sue parole: «Il Palermo è un patrimonio della città, proponiamo un canone proporzionato al fatturato di una società che milita in serie C. La vecchia società pagava 300mila euro, ma fatturava 60 milioni, noi in C ne fattureremo circa 10. Proponiamo l’acquisto del diritto di superficie, sul modello di società come la Juventus, l’Udinese, il Sassuolo e adesso il Bologna, noi ci impegneremmo a rinnovare l’impianto e aprirlo ad attività commerciali, magari a Decathlon».