Corriere dello Sport: “Scontro tra serie record, spettacolo all’Olimpico. La Roma è infallibile in casa, Palermo imbattuto in trasferta. Una sfida solo apparentemente sbilanciata…”

“Saranno di fronte due serie record. Ma una delle due per forze di cose si dovrà interrompere. La Roma ha sempre vinto in casa, un rullo compressore all’Olimpico dove ha tenuto medie di realizzazione clamorose. Ma il Palermo, pur terz’ultimo, dal canto suo è imbattuto in trasferta, unica formazione della Serie A a poter ad oggi vantare questo primato. Quattro gare esterne, 6 punti, sempre in gol anche se solo con un centro per volta, i pari anche pesanti di San Siro con l’Inter e di Marassi con la Sampdoria più quello di Pescara col Crotone e la vittoria preziosissima di Bergamo sull’Atalanta. Una sfida curiosa, solo apparentemente sbilanciata. Ovvio che i favori vadano alla Roma, che possiede, soprattutto a casa sua, una facilità spaventosa a inquadrare la porta. Col gioco o con i talenti che possiede, quasi impossibile che non faccia almeno un gol. Se si eccettua la scivolata di agosto col Porto, la sua media di realizzazione nelle gare interne, Coppe comprese, è superiore alle 3 reti a partita! Ha iniziato rifilandone 4 all’Udinese (ma solo nella ripresa), si è ripetuta con la clamorosa rimonta sulla Samp (altre 3 segnature all’attivo), ha travolto di goleada ancora il Crotone prima di farne 2 anche all’Inter. Più altre 7 reti in Europa League, 4 all’Astra Gurgiu, e 3 giovedì scorso all’Austria Vienna. La Roma in campionato non perde punti sul proprio campo da aprile (1-1 col Bologna). Numeri impressionanti, testimonianza di una squadra fortissima. Ma il Palermo, pur pieno di risaputi limiti, può rispondere con una sorprendente solidità che non può essere frutto solo del caso. Scopertosi fragilissimo al Barbera, ha imparato a compattarsi in trasferta: a sua volta, l’ultimo ko esterno risale addirittura alla stessa data che esalta la striscia vincente della Roma. Era il 17 aprile, i rosa non trovarono scampo allo Juventus Stadium, perdendo per 4-0. Poi, 6 gare fuori casa tutte portando a casa un risultato. Nella stagione scorsa, l’impresa di Frosinone e la vittoria per 2-0, poi lo 0-0 di Firenze. Quest’anno, tre 1-1, a San Siro con l’Inter (rete di Rispoli rimontata da Icardi), a Pescara col Crotone (primo sigillo di Nestorovski), a Genova con la Samp (sempre il macedone a segno) e il colpaccio di Bergamo, unica vittoria fin qui riportata in campionato. L’obiettivo dunque è ripetersi anche in presenza di un gap tecnico sicuramente notevole. Se una cosa fin qui il Palermo non ha smarrito mai, in particolare nelle prestazioni esterne, è l’organizzazione tattica. Indipendentemente dai moduli (a Milano Ballardini giocò con un abbottonato 3-5-1-1, col Crotone De Zerbi partì con la difesa a 4, i rosanero hanno tenuto le distanze praticamente in ogni frangente. Proponendosi quando è possibile e giocando con umiltà e a tratti anche furbizia. È evidente che quando davanti hai campioni che possono cambiare le sorti della gara in qualsiasi momento con un numero d’alta scuola, tutte le precauzioni tattiche vanno a farsi benedire. Ma le intenzioni di De Zerbi, ufficializzate alla vigilia, sono quelle di non restare solo ad aspettare, di moltiplicare le attenzioni nei meccanismi collettivi, ma cercare al contempo di ripartire, sfruttando proprio le numerose amnesie difensive che hanno caratterizzato la Roma anche nei giorni più brillanti. Qualche aggiustamento potrà essere visibile anche dallo schieramento: ad esempio, un esterno più propenso a chiudere che a spingere (Morganella al posto di Rispoli?), un secondo trequartista che sia in realtà un interno più che un fantasista (Chochev o Bouy). La mentalità che vuole l’allenatore comunque si crea anche nel non dare per scontata una sconfitta pur contro un avversario di rango superiore, e nel giocarsi le proprie carte senza timori reverenziali. La potenza offensiva della Roma e la saggia tenuta esterna del Palermo. Quale delle due serie stasera continuerà la sua corsa?”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.