Corriere dello Sport: “Roma-Palermo, tutti gli intrecci da Sella a Massara: quante storie. Quella volta in cui il tecnico, inviato da Sensi, centrò la B con due gare”

“L’allenatore che conquista la promozione, in B, in due sole… mosse (Sella); quello che dura poche ore (Pruzzo); l’arrivo di un presidente (Sensi) come imperatore, il suo distacco col sapore della fuga; una campagna acquisti avviata con un colpaccio (La Grotteria), tre miliardi e mezzo, record per la C1 e proseguita con Cappioli, romano doc, e Brienza; un diesse tra la capitale e Palermo, pronto a gestire l’impossibile (Perinetti); un debito di Sensi nei confronti di Zamparini saldato dopo la minaccia di pignoramento: insomma una storia particolare quella tra la Roma e il Palermo, gesti nobili (e di opportunità) come la prima partita amichevole a Palermo, dopo la radiazione dei rosa, e la scelta di Capello di giocare al Barbera per la squalifica del campo. Intrecci infiniti, avventure dopo avventure, da Bronèe a Sabatini, da Amenta, rosanero per un giorno, a Ricky Massara! Walter Sabatini fu una meteora. Talento inespresso per i gravi infortuni dopo che la Roma lo aveva soffiato alla Juve, nell’estate del ’78, si aggregò ai rosa a Forni di Zoldo. Senza allenarsi. Rientrato dopo pochi giorni di ritiro a Palermo con la fidanzata fu accusato dal tecnico Veneranda di farsi le vacanze, invece di curarsi, e non giocò neppure una volta. Sarebbe ricomparso a Palermo nel 2008, come diesse, assieme a Ricky Massara, che ha preso il suo posto nella Roma, ex compagno di Allegri ed ex nel Palermo post picciotti precipitato in C2 e poi ripescato.

SENSI. Arrivò a Palermo con la sciarpa rosa tra il tripudio dei tifosi. Partenza col botto. Il Palermo accumulò un vantaggio stratosferico sul Messina, per farsi poi raggiungere a due settimane dalla fine. Un calo di tensione che avrebbe potuto pagare a caro prezzo. Invece, che combina Sensi? Caccia Sonzogni e al suo posto porta il fidato Ezio Sella, vice di Capello. Un atto d’amore, un gesto disperato. Fatto sta che Sella vince a Nocera, batte l’Ascoli e con la contemporanea sconfitta del Messina ad Avellino (rigore calciato da Torino e parato da Sansonetti a tempo scaduto…) consegna la promozione ai rosa che avevano in organico due protagonisti di oggi: Sicignano fra i pali e il preparatore atletico Teresa. E Sella? Due partite, sei punti, la promozione: quanti altri allenatori possono vantare un’impresa del genere? Sella tornerà a Palermo come vice di Malesani, in A, una stagione disgraziata, per lui ugualmente positiva: tre pareggi. Un dato che lo consegna alla leggenda come imbattuto! Poi, Sensi, in un mare di guai, cede a Zamparini. Il Palermo è già in ritiro con i suoi giocatori e con Pruzzo allenatore. Pruzzo dura un… allenamento, al suo posto Glerean. Il gruppo di Sensi e lo stesso Perinetti fanno le valigie. La squadra di Zamparini resta a Longarone; i Paoletti, i Bagnacani, i Panarelli e qualche altro vanno a Roma, con il bus dell’albergo (che viaggio!) e sempre con Pruzzo continuano gli allenamenti. In quel momento esistono tante anime di un solo Palermo costruito con il travaso di elementi dal Venezia. Quella che va a Roma è la squadra dell’isola che non c’è, trasversale al vero Palermo e perfino alla Roma. Sembra un secolo. Era solo il primo giorno di Zamparini“. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.