Coronavirus, Boccia: “Se necessario pronti a chiudere territori. Stato d’emergenza come Arca di Noè”

Francesco Boccia - LÂ?arrivo del ministro Francesco Boccia e del capo della protezione civile Angelo Borrelli a Palazzo Marino, Milano 9 Aprile 2020Ansa/Matteo Corner

In una lunga intervista concessa a Il Messaggero, infatti, Boccia ha spiegato come lo stato di emergenza sia una assoluta necessità in caso di ritorno prepotente del Coronavirus. “Tanti elettori di centrodestra – spiega Boccia in riferimento alle polemiche sulla probabile proroga – sanno che si tratta di un atto dovuto proposto dal Governo che ha messo in sicurezza sanitaria il Paese. Così come ci sono tanti amministratori e governatori di centrodestra che comprendono benissimo i meccanismi di governo della cosa pubblica. Lo stato di emergenza è la nostra Arca di Noè”.


Il Ministro degli Affari Regionali esalta l’Italia come modello: “Nel mondo sulla protezione della salute e della vita. Fino a quando il Coronavirus sarà in circolazione potranno sempre servire misure eccezionali per lavoratori, imprese, sanità, scuola e per ogni comparto su cui governo, regioni ed enti locali sono chiamati a dare risposte quotidiane. Ho fiducia nel senso di responsabilità dell’opposizione. Per quanto fondate e non ho alcun dubbio a considerarle tale, le parole di qualche scienziato hanno potuto influenzare la gente e far credere che sia tutto finito. Ma non è così!”.