CESENA – Ancora un passo avanti e subito dopo un passo indietro. Il Palermo visto al “Manuzzi” sembra sempre più vittima della propria schizofrenia calcistica. Come scrive Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, «neanche Freud capirebbe questa squadra». E forse ha ragione: dopo la caduta col Südtirol, è arrivata un’altra sconfitta, stavolta contro un Cesena in crisi da oltre due mesi, capace però di riaccendersi proprio contro i rosanero.

La prestazione è stata opaca, segnata dai soliti limiti: un gol preso su palla inattiva, un altro – il decisivo – incassato appena 24 secondi dopo l’intervallo, con il timbro beffardo dell’ex Saric, alla prima rete stagionale. Un déjà-vu sconcertante per una squadra che continua a non saper gestire le partite. E adesso i playoff sono tutto fuorché sicuri.

Un Palermo spento
Il Palermo ha faticato a entrare in partita, e quando lo ha fatto, è stato troppo tardi. Dopo il vantaggio romagnolo firmato Calò, i rosa hanno pareggiato con Pierozzi (subito dopo il rigore fallito da Pohjanpalo), ma si sono spenti nuovamente nella ripresa. Un film già visto. Come scrive ancora Butera, «i rosanero non hanno mai dato la sensazione di essere scesi in campo per addentare il match».

Anche il turnover massiccio di Dionisi – sei cambi rispetto alla formazione titolare di mercoledì – non ha dato i frutti sperati. La difesa ha sofferto, il centrocampo è stato sterile, l’attacco sprecone. E Pohjanpalo, tra un rigore sbagliato e un colpo di testa fuori, ha vissuto una serata da dimenticare.

Playoff in discussione
«Quella di ieri doveva essere la partita per ipotecare i playoff», scrive il Giornale di Sicilia, ma la realtà è che adesso il Palermo è settimo e sente il fiato sul collo di Bari e Cesena, a un solo punto di distanza. Con il Frosinone e la Carrarese ancora da affrontare, la strada si fa in salita. E se i rosa continueranno ad apparire così spenti, come nei «due tempi e mezzo» disastrosi segnalati da Butera, la qualificazione potrebbe sfumare.

L’amarezza dei tifosi e la sfida con il Frosinone
Sugli spalti del “Manuzzi”, scrive ancora Butera, «fischi da quei pochi tifosi che c’erano». Il malumore cresce, e venerdì, contro un Frosinone affamato di punti salvezza, «non ci sarà un bel clima, c’è da scommetterci». Intanto, il Palermo continua a oscillare tra illusioni e delusioni. E i tifosi, ancora una volta, restano sospesi tra speranza e rassegnazione.