Brescia, Clotet: «Nostro obiettivo è la salvezza, Cellino non mi ha chiesto la promozione»

Nel corso del Festival dello Sport di Trento, ha parlato l’attuale tecnico del Brescia Bep Clotet.

Ecco le sue parole riportate da “TMW”:

«La nostra partenza è stata ottima. Sono felice di essere a Brescia ed orgoglioso della chiamata del presidente Cellino con cui lavoro davvero bene. Felice di questo inizio di stagione, ma è ancora troppo presto per parlare di traguardi. Il campionato è lungo e difficile, il nostro obiettivo è crescere gara dopo gara anche perché la squadra è giovane. Come prima cosa vogliamo confermare la categoria, restare con i piedi per terra, poi vedremo dove riusciremo a vedere. Mi piace però che stiamo giocando la nostra idea di calcio. Giovani? In Inghilterra io ho allenato in Championship, campionato dove ci sono tanti giovani calciatori. È frutto di un programma impostato dalla Federazione Inglese in collaborazione con la Premier League. Io ho lanciato Bellingham che ora fa grandi cose con la nazionale. Il sistema calcio inglese sicuramente ha favorito l’ascesa di un calciatore come lui. La formazione del giocatore viene seguita attentamente, passo dopo passo e categoria dopo categoria. Gli allenatori sicuramente possono incidere nella formazione ma ci vuole anche un sistema che possa aiutare lo sviluppo dei ragazzi. Campionato italiano? Un allenatore straniero che allena in Italia può incontrare logicamente delle difficoltà. La lingua, ad esempio. Poi dal punto di vista dell’organizzazione e della tattica, in Italia ci maestri da questo punto di vista. L’allenatore straniero deve prendere contezza di queste caratteristiche che hanno le squadre italiane. Poi la Serie B è molto complicata, tutti possono vincere e perdere con tutti. E non è la solita frase fatta. Il torneo di B è formativo, infatti penso che il calciatore che si è formato in questo torneo e dopo approda in A può avere un vantaggio rispetto ad altri. Promozione in A? Cellino non ha chiesto questo, sa che sono io per primo esigente nel mio lavoro. Abbiamo un’ottima squadra, mi ha chiesto di costruirla e farla crescere con una determinata idea di calcio, affinché si possa raggiungere la salvezza tranquilla il prima possibile. In Italia è molto bello vedere la passione che c’è intorno al calcio, e a Brescia questo si respira, li sono sempre stata bene: esser tornato per concludere un percorso iniziato è stato per me un grande stimolo. Guardiola? È un allenatore di primo livello che sta aiutando il calcio ha cambiare, soprattutto per noi catalani è un riferimento importantissimo. A me piace molto il suo modo di fare calcio».