Brandaleone: “Il Palermo ora ci crede. In tre giorni il passo dal sogno alla speranza è stato breve”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” attraverso un editoriale a firma Carlo Brandaleone si sofferma sul Palermo che ora sogna in grande.

Il Palermo ora ci crede. In tre giorni, il passo dal sogno alla speranza è stato breve. È bastata una partita, una sola partita ma finalmente ben giocata, per cambiare tutto. Anzitutto la comune percezione che, nonostante i rosa debbano giocare semifinale e eventuale finale in posizione di svantaggio (a parità di risultati e di differenza gol sarebbero eliminati), l’impresa è possibile. Una percezione maturata venerdì sera, quando la formazione di Mignani ha espresso valori agonistici e tecnici inediti in questa stagione. Sorprendendo la Sampdoria, ma principalmente i propri tifosi e forse anche se stessa.

Difficile dire cosa sia accaduto, cosa sia scattato, però possiamo dire che il tecnico ligure già dal suo debutto sulla panchina rosanero ha trasmesso serenità, con una serie di cambi tattici (difesa a 3, due punte sempre in campo) che hanno dato sicurezza al gruppo. I recuperi di Lucioni e Ranocchia hanno fatto il resto.

Così questo Venezia che ha chiuso la stagione regolare con quattordici punti in più del Palermo e che appena due mesi fa aveva sbancato il Barbera con estrema facilità ora fa un po’ meno paura. È una squadra molto forte fisicamente, che gioca a memoria con un modulo 3-5-2 ormai collaudato, che possiede interpreti di valore per la categoria come il bomber Pohjanpalo, l’esterno Candela, i centrocampisti Busio e Tessmann, ma sarà priva di due pedine importanti come il difensore Altare e la mezzala Ellertsson. E proprio nell’ultima giornata di campionato, perdendo sul campo dello Spezia una gara che avrebbe potuto consegnarle il secondo posto, ha mostrato una incoraggiante fragilità.

Due stati d’animo dunque opposti oggi al Barbera: l’entusiasmo del Palermo da una parte, la delusione del Venezia per avere mancato la promozione diretta all’ultima giornata dall’altra. L’aria è pregna di ottimismo, tuttavia questo doppio impegno contro la squadra di Vanoli resta difficilissimo. Sarebbe presuntuoso non ammetterlo. Rispetto alla gara con la Sampdoria, il Palermo è obbligato a vincere. Stasera o venerdì allo stadio Penzo una partita dovrà necessariamente vincerla e dunque oggi dovrà rischiare qualcosa, cercando di sfruttare la spinta del proprio pubblico.

Vincere senza scoprirsi, evitando le formidabili ripartenze che due mesi fa misero alla berlina la difesa rosanero, che peraltro fu salvata più volte da Pigliacelli. Sarà questa la “mission” del Palermo per affrontare con le carte in regola la gara di ritorno.