Bari, Polito: «A Terni 100 minuti da giocare alla morte. Aggressione? Erano in due»

Reduce dall’1 a 1 interno di ieri sera contro la Ternana, nell’andata dei playout di Serie B, il Bari rischia sempre di più la retrocessione in Serie C. Ai biancorossi servirà una vittoria per rimanere in cadetteria, motivo per il quale nella gara di ritorno, in programma giovedì 23 maggio allo stadio Liberati, servirà una grande prestazione. Il direttore sportivo, Ciro Polito, ha parlato oggi in conferenza stampa, soffermandosi anche sull’episodio dell’aggressione al termine della partita di campionato contro il Cittadella:

«Sono stato aggredito da due persone, non le definirei neanche tifosi. Ho avuto tanti pensieri, potevo tranquillamente andarmene a casa, invece ci metto la faccia come ho sempre fatto e intendo farlo anche adesso, ovvero nel momento peggiore. Un anno così vale per quattro, oggi non serve puntare il dito. A Terni ci sono 100 minuti da giocare alla morte, per portare a casa una salvezza che questa città merita. L’anno scorso potevo andare in una squadra di Champions. Adesso possiamo finire in C e sono l’unico che non ha il contratto in caso di retrocessione. Luigi De Laurentiis non mi ha mai lasciato solo, abbiamo combattuto in due in una stagione difficile. Fin quando ci sarà possibilità darò tutto quello che ho, comunque vada mi siederò con la proprietà. Io non ho problemi a continuare».