Avellino-Palermo, Enrici duro: «Rigore inspiegabile anche dopo il VAR»
AVELLINO – Prestazione, compattezza e qualche rimpianto. Patrick Enrici, difensore dell’Avellino, ha commentato il pareggio per 2-2 contro il Palermo intervenendo a Contatto Sport, format di Prima Tivvù, analizzando la gara, gli episodi arbitrali e il momento della squadra.
«C’è rammarico perché eravamo riusciti ad andare in vantaggio. Poi eravamo andati sotto, ma ci prendiamo la reazione dopo il loro 2-1», ha spiegato Enrici ai microfoni di Prima Tivvù.
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Il centrale biancoverde ha poi sottolineato la crescita difensiva della squadra: «Noi abbiamo sempre lavorato tanto, a volte i risultati non ci davano le risposte. Stiamo trovando la giusta quadra. Conoscendoci sempre meglio, da vero gruppo».
Sul duello con Pohjanpalo e sulla fase difensiva contro uno degli attacchi più forti del campionato, Enrici ha evidenziato il lavoro collettivo: «Lo abbiamo gestito di gruppo, sei consapevole della qualità di questi giocatori. Con la forza del gruppo lo abbiamo limitato».
Non manca un passaggio critico sul VAR e sull’episodio del rigore assegnato al Palermo: «Ovviamente è cambiato tutto per come difendere. Bisogna stare attenti a tutto, è difficile saltare con le braccia lungo il corpo. Però mi chiedo come si fa a non togliere il loro rigore dopo la revisione al VAR».
Spazio anche all’atmosfera del Partenio e alla coreografia iniziale: «È stato bellissimo, all’ingresso in campo ti carica tantissimo. La domanda è cosa pensano gli avversari quando entrano in campo e vedono uno spettacolo del genere».
Lo sguardo è già rivolto al prossimo impegno di campionato, sul campo del Bari: «Al di là dei dati storici, dove a Bari l’Avellino non vince da anni, noi siamo consapevoli della nostra forza. Non dobbiamo pensare alle loro problematiche, ma a noi stessi, cercando di giocare la partita come se fosse una finale».
Infine, Enrici ha commentato il docufilm dedicato alla promozione: «Sappiamo cosa abbiamo vissuto, è stato un successo meraviglioso, un popolo in festa. Sarà bello rivedere quelle immagini».
