PESCARA – Una partita che sa di destino. Domani sera, al “Barbera”, Sebastiano Desplanches proverà ad abbassare la saracinesca contro la squadra che detiene ancora il suo cartellino: il Palermo. Come scrive Luciano Rapa su Il Messaggero Abruzzo, il portiere biancazzurro sarà chiamato agli straordinari contro un avversario ferito e desideroso di riscatto, in uno stadio che si preannuncia gremito con oltre 27mila spettatori.

Nonostante il Pescara sia la peggior difesa del campionato, con 18 reti subite (come il Mantova), Desplanches si è spesso distinto come uno dei migliori in campo. Nelle sue 12 presenze stagionali, tra campionato e Coppa Italia, ha collezionato un solo clean sheet — contro il Rimini — ma ha regalato parate decisive in quasi ogni gara. Solo un paio di gol, sottolinea Luciano Rapa su Il Messaggero Abruzzo, sono imputabili a errori personali: il resto è una sequenza di interventi da applausi.

In estate, dopo un ottimo Europeo Under 21, Desplanches ha scelto la via della crescita graduale: rifiutando l’idea di restare al Palermo come secondo o di accettare la Serie A con la Cremonese, ha preferito vivere un anno da protagonista in una matricola di B. Una decisione condivisa da società e procuratore, ma anche frutto della determinazione del duo Foggia-Sebastiani, che lo ha voluto fortemente per raccogliere l’eredità di Plizzari, eroe della promozione.

Domani, però, la sfida avrà anche un sapore sentimentale. Di fronte ci saranno due ex compagni di percorso e due attaccanti letali: Joel Pohjanpalo, il “Doge” arrivato da Venezia, e Matteo Brunori, che a Pescara non lasciò il segno ma che in Sicilia si è imposto a suon di gol.

Come racconta Luciano Rapa su Il Messaggero Abruzzo, in casa abruzzese non mancano i problemi. Il tecnico Vincenzo Vivarini dovrà valutare le condizioni di Capellini e Brosco, non ancora al meglio, mentre Giannini e Gravillon restano le principali alternative in difesa. A centrocampo, conferme per Valzania, Squizzato e Dagasso, con il debutto dal primo minuto di Caligara, alle spalle di Di Nardo. Il “jolly” Meazzi tornerà al suo ruolo di spaccapartite, mentre Okwonkwo e Vinciguerra partiranno dalla panchina.

Resta invece piena l’infermeria: Olzer, Tsadjout e Oliveri torneranno solo dopo la sosta di metà novembre, mentre per Merola, fermo per una lesione di secondo grado al quadricipite, servirà più tempo.

Desplanches, dunque, sarà ancora una volta il volto dell’affidabilità in un Pescara che cerca equilibrio. E domani, davanti al suo ex pubblico, dovrà respingere non solo i tiri del Palermo, ma anche le emozioni di una sfida che segna il confine tra ciò che è stato e ciò che potrà essere.