Galeoto: «Palermo, non puoi più sbagliare. Ma occhio al Pescara: servirà attenzione»
PESCARA – Un piede in Sicilia, l’altro in Abruzzo. Ciccio Galeoto, palermitano doc e doppio ex della sfida tra Palermo e Pescara, sarà sugli spalti del “Barbera” per assistere alla partita che mette di fronte due squadre a cui è legatissimo. In un’intervista rilasciata a Giovanni Tontodonati per Il Messaggero Abruzzo, l’ex terzino ha analizzato il momento delle due formazioni alla vigilia del match.
«Il Palermo non può più sbagliare – ha esordito Galeoto –. Le due sconfitte di fila hanno rallentato la marcia, adesso bisogna ripartire per non perdere ulteriore terreno dalle battistrada. Il pubblico sarà decisivo: il Barbera sarà una bolgia».
Cresciuto nel settore giovanile rosanero e protagonista di 83 presenze in biancazzurro tra il 1998 e il 2000, Galeoto è tra i volti simbolo della Serie B degli anni Novanta. Oggi, a 53 anni, è impegnato nei festeggiamenti per i 125 anni del Palermo, ma il legame con il Pescara resta fortissimo. «In città c’è un entusiasmo pazzesco – ha raccontato al Messaggero Abruzzo –. La società è ambiziosa, lo stadio è sempre pieno e i tifosi stanno spingendo la squadra anche nei momenti difficili».
Sul fronte opposto, l’ex difensore analizza le difficoltà della squadra di Vivarini, attualmente in zona playout: «Il Pescara è una neopromossa, era prevedibile qualche sofferenza. Conosco Pasquale Foggia, mio ex compagno al Treviso: ha costruito una rosa in grado di salvarsi. Vivarini ha dovuto rinunciare a diversi titolari, ma quando recupererà tutti sono certo che i risultati arriveranno».
Galeoto non dimentica il Pescara del passato: «Nel 1999 sfiorammo la promozione in Serie A con De Canio: ci mancò un punto e fu fatale la sconfitta con la Reggina. L’anno dopo arrivammo a metà classifica con Galeone, poi ci fu la retrocessione. Eravamo partiti per vincere, ma andò tutto storto. Nonostante ciò, a Pescara sono stato divinamente e ho ancora tanti amici».
Nella lunga intervista firmata da Giovanni Tontodonati per Il Messaggero Abruzzo, Galeoto ha parlato anche della Serie B di oggi e di quella che fu: «Senza offesa per nessuno, la B di una volta era un altro sport. C’erano giocatori straordinari: Baiano, Balbo, Bierhoff, Rocchi, Protti, Toni. Nel mio Genoa del 2007, con Gasperini, giocavano Adailton e Di Vaio. Livello altissimo, in ogni squadra».
E un ricordo affettuoso è andato anche a Massimiliano Allegri, suo ex compagno ai tempi del Pescara: «Diceva sempre: “Passami la palla, devi metterla in banca!”. Aveva una tecnica sopraffina, un ragazzo speciale. Non mi sorprende vederlo diventare un grande allenatore».
Per Galeoto, la sfida del “Barbera” sarà un crocevia: «Il Palermo deve vincere per ritrovare fiducia, ma il Pescara venderà cara la pelle. Le partite con chi deve salvarsi sono sempre le più difficili».
