Repubblica: “Brunori “promuove” Inzaghi Con lui c’è un’altra grinta”
Un anno fa, Matteo Brunori era l’oggetto di discussione più spinoso del Palermo: escluso di fatto dal progetto tecnico, senza sorrisi né certezze. Oggi è il primo a prendere la parola a Chatillon, con la fascia al braccio e lo sguardo rivolto in avanti. Come racconta Valerio Tripi su la Repubblica Palermo, il numero 9 è tornato a essere il volto della squadra, e il suo rinnovato entusiasmo è il segnale più evidente del cambio di rotta.
«Di Inzaghi mi ha colpito la determinazione – ha spiegato Brunori –. Era da anni che non percepivo questa voglia. Nelle sue parole sento sincerità, e ne abbiamo parlato anche nello spogliatoio: c’è grinta, ed è un buon segnale».
Il suo sorriso, oggi evidente in ogni seduta, non è un dettaglio. Come sottolinea ancora Tripi su la Repubblica Palermo, è il simbolo di una serenità ritrovata. «Mi fa piacere che si noti – ha detto –. Sì, sono felice e motivato, come tutti i compagni. Si respira voglia di rivalsa e di costruire qualcosa di importante. L’obiettivo è ambizioso, ma passa dal lavoro che ci chiede il mister».
La società ha voluto dare un segnale forte, escludendo dal ritiro sei giocatori: Nikolaou, Buttaro, Verre, Di Mariano, Insigne e Saric. Una scelta che il capitano condivide. «Il Palermo è forte, l’ho sempre pensato – ha detto –. Ma lo scorso anno è mancato qualcosa. Dobbiamo imparare dal passato senza dimenticarlo. Le decisioni del club fanno capire che il tempo è finito: l’obiettivo è chiaro a tutti, dalla società ai tifosi. A chi è rimasto fuori faccio un grande in bocca al lupo: abbiamo vissuto momenti belli e difficili insieme».
La promozione in Serie A resta il grande tema non detto. Nessuno la nomina, ma tutti la inseguono. «Non è scaramanzia – chiarisce Brunori –. Ma le cose non si ottengono a parole. Inzaghi ha idee chiare e giuste, noi dobbiamo seguirlo. Servono giocatori, sì, ma prima di tutto serve un gruppo unito e concreto. Più cazzuti, come dice lui».
Come riporta Tripi su la Repubblica Palermo, Brunori ha vissuto da tifoso la carriera di Inzaghi: «Era un idolo quando giocava nel Milan, lo vedevo come punto di riferimento. Fa effetto sentir parlare un allenatore, ma se è uno che ha fatto la storia è ancora più motivante».
Il numero 9 rosanero è a sei reti dal record assoluto di gol con la maglia del Palermo, oggi detenuto da Miccoli. «Spero di riuscirci – ha ammesso – ma non è la priorità. Il mister ci chiede di pensare al gruppo, non a noi stessi. Per me Palermo è casa: mia figlia è nata qui, la mia famiglia sta bene. Sono rimasto anche in estate, non vivo la città come una sede di lavoro ma come un luogo in cui sto bene. È casa mia».
