Venezia-Sampdoria, Vanoli: «Oggi determinazione e cattiveria da grande squadra»

Dopo la gara contro la Sampdoria vinta 5-3, ad intervenire ai microfoni in sala stampa per i padroni di casa del Venezia è stato l’allenatore: Paolo Vanoli.

Di seguito le sue parole:

«Si, sono soddisfatto. Oggi questi ragazzi sono entrati in campo con una determinazione, voglia e cattiveria degne di una grande squadra. Ciò nonostante siamo riusciti a riaprire una partita incredibile e non possiamo buttar via una grande prestazione con dei momenti così. Ma ai miei ragazzi vanno fatti i complimenti, perché hanno lavorato alla grande. Quando si sta su, l’ho già detto, bisogna anche saper gestire i momenti della gara, sempre con intensità. Invece, a volte, noi torniamo indietro. Questa è una cosa in cui dobbiamo crescere. I ragazzi ne sono consapevoli di questo e comunque, sono stati bravi, successivamente, a reagire. Come ho già detto, purtroppo il campionato è una maratona, non puoi stare sempre bene. Nella sosta abbiamo messo benzina e anche brillantezza mentale. E il problema era proprio quello di riuscire a martellare e a restare attaccati alla partita. Da adesso in poi, oltretutto, ogni partita vale qualcosa di importante, e ricordiamo che ne mancano 18 alla fine. Non dovevamo guardare la classifica. La serie B è fatta di tante cose e noi dobbiamo continuare mentalmente a pensare alla nostra crescita. Inoltre, dobbiamo restare sul pezzo e restare concentrati su noi stessi e sul nostro sogno. I campionati, se si resta lì attaccati, si decidono solo verso marzo-aprile. Dobbiamo essere bravi e concentrati, anche per questo ho detto ai ragazzi di “cancellare” il girone di andata. Siamo partiti con il piede giusto, in questo girone di ritorno».

«Io parlo continuamente col direttore. Per me il Venezia deve valutare tutte le opportunità che ci sono, se deve capitare qualche operazione, deve andare a migliorare la rosa. Rispetto all’anno scorso, siamo focalizzati su una strada, i ragazzi lo sanno. Il DS sa se c’è qualcosa da migliorare. Attualmente, io ho dei ragazzi che stanno crescendo, maturando. Ma una società forte sta sempre alla finestra. Joel è un giocatore che ha già risposto l’anno scorso. È normale che a un certo punto della stagione si perda un po’ di lucidità, ma lui è un giocatore internazionale e sa benissimo come gestire la situazione. Lo si è visto dalla cattiveria che ha messo in campo, come anche Ellertsson, entrato in corso di partita con la cattiveria di un giocatore che vuole esserci».