UDINE, ITALY - MAY 15: Gianpaolo Pozzo President of Udinese lokks on during the Serie A match between Udinese Calcio and Carpi FC at Stadio Friuli on May 15, 2016 in Udine, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)

Il patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo, è stato intervistato da “La Gazzetta dello Sport” parlando di tanti temi, tra questi anche di Lucca.

«Salvezza? La vittoria è stata un momento di grande entusiasmo. È il più grande regalo che i ragazzi mi potevano fare. Non ho chiesto niente. Solo la salvezza della mia Udinese. È una passione vera l’Udinese. Tramandata dal padre ai figli. Non eravamo abituati a soffrire. Anche se siamo in ballo da 39 anni. Da 30 di fila in Serie A. Un vanto. Quest’anno eravamo tranquilli, poi ci hanno risucchiati. Tutto parte dagli infortuni che ci hanno condizionato. Deulofeu, Brenner, Davis, Thauvin, Pereyra, Lovric, Bijol. Pensavamo di aver progettato una squadra competitiva. Invece ci sono state situazioni sul campo che ci hanno penalizzato. Certo, alcune partite non sono state buone. In alcuni finali di gara abbiamo mancato di concentrazione. Di certi risultati mi sono tra virgolette vergognato. È stata una stagione disgraziata».

«Sottil e Cioffi? Se penso che abbiamo fallito con loro? Non sarebbe corretto. Sono due professionisti. Non me la sento di buttar la croce addosso. Erano partiti bene, Cioffi lo abbiamo richiamato perché conosceva l’ambiente e aveva fatto bene. Riscatto Lucca? Sì, lo riscatteremo. Cannavaro? Per quel che ha fatto è chiaro che lo terrei. Presto con mio figlio si parleranno».