Tuttosport: “Guardiola spaventa il City: «Rimango? Per ora…»”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulle parole di Guardiola sul suo futuro che un po’ spaventano l’ambiente City.

Il periodo, d’altronde, è proprio quello perfetto per lanciare uno di quei tormentoni che tanto successo ottengono con l’arrivo della bella stagione. Che fa Pep Guardiola, va via o resta al City? Una questione che, come spesso capita a fi ne stagione, è stato lo stesso catalano a sollevare (lo aveva fatto anche lo scorso anno dopo la vittoria in Champions), generando un discreto e comprensibile panico fra i tifosi del City, proprio mentre quest’ultimi erano intenti a festeggiare l’ennesimo titolo di un’era già irripetibile, in cui il dominio del club ha raggiunto vette mai esplorate in Premier, nemmeno da corazzate del passato come lo United di Ferguson.

«Rinnovo? La realtà è che sono più vicino ad andarmene che a rimanere – ha ammesso Guardiola alla fi ne della sfida col West Ham che ha regalato alla sua squadra il quarto titolo consecutivo -. Ho già parlato con il club e gli ho detto che per ora voglio restare. Sarò qui la prossima stagione, poi ne parleremo, ma sono qui da otto o nove anni… Vedremo». Insomma, nessuna certezza. Forse, nemmeno quella di rimanere il prossimo anno, considerando che, senza rinnovo, il club dovrebbe accettare di iniziare la nuova annata con un allenatore in scadenza di contratto.

Certo, il rapporto che Pep ha con la società è di simbiosi totale, e fra loro la parola vale più di qualsiasi carta scritta e firmata. Tuttavia, il club campione d’Inghilterra proverà in ogni caso a convincerlo che rimanere ancora a Manchester è la scelta migliore che lui possa fare. Non c’è dubbio che la società ci proverà. Stavolta, però, non sarà facile. La prossima potrebbe essere la nona stagione di Pep alla guida del City: un’eternità in un calcio in cui i rapporti si consumano alla stessa velocità di un falò di foglie secche. E per quanto le pressioni a Manchester non abbiano mai nemmeno sfiorato quei livelli di esasperazione che altrove logorano anche i rapporti più solidi, le sfide che verranno per Guardiola potranno essere molto più complicate di quelle che lui è abituato a giocare e vincere.