Tuttosport: “Calcio e Coronavirus, italiani contagiati in Spagna e Algeria”

L’edizione odierna di “Tuttosport” si sofferma sull’allarme Coronavirus. «In Italia c’è una popolazione piuttosto anziana e si spiegano così i tassi di mortalità del 2-3%, anche perché a differenza dell’influenza non c’è un vaccino a disposizione. L’unica maniera per proteggerli è circoscrivere i focolai». Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità ha inquadrato così il bilancio di vittime causate nel nostro Paese dal coronavirus, al momento undici con le ultime quattro registrate ieri: un 84enne di Nembro, in provincia di Bergamo, un uomo di 91 anni di San Fiorano e una donna di 83 anni di Codogno, entrambi in provincia di Lodi, e infine una 76enne a Treviso. Lombardia e Veneto restano i focolai, ma fra gli oltre 320 contagiati (individuati con oltre 8.600 tamponi) ce ne sono anche in Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Sicilia e in Trentino Alto Adige, e italiani con il Covid-19 sono stati individuati anche a Barcellona, Tenerife e in Algeria. «Chiudere i confini sarebbe una misura sproporzionata», ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, spiegando che sono d’accordo anche gli omologhi di Austria, Francia, Slovenia, Svizzera, Croazia e Germania, con cui ha avuto un vertice. Ma poco dopo il governo di Parigi ha invitato a rinviare i viaggi nel Nord Italia, mentre per gli italiani c’è divieto d’ingresso in mete turistiche come Giordania e Seychelles. «Ci sono tre imperativi etici: collaborare, collaborare, collaborare», ha avvertito premier Giuseppe Conte, che lunedì aveva puntato il dito contro l’ospedale di Codogno, dove il 16 febbraio è arrivato il “paziente 1”, e aveva parlato della possibilità di contrarre i poteri dei governatori per coordinare i sistemi sanitari. Una doppia uscita che ha provocato tensione con il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, anche nel tavolo fra Governo e Regioni di ieri mattina. «Conte ha rettificato, l’ospedale di Codogno non ha commesso nessun errore», ha spiegato poi il governato-Sanitari Per ora è tregua, si cerca collaborazione. Smentendo una delle tante fake news che circolano in questi giorni, il presidente del Consiglio ha sottolineato che nelle zone che non sono focolaio del virus «non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche». E in serata il Governo ha minacciato di impugnare l’ordinanza con cui le Marche hanno chiuso le scuole fino al 4 marzo per un contagio al confine, a Cattolica. A livello nazionale, i viaggi d’istruzione sono sospesi fino al 15 marzo, e dopo 5 giorni di assenza per rientrare in classe occorrerà un certificato medico. Per non perdere troppe ore di lezione, si attivano le prime esperienze di didattica online, come all’Istituto Comprensivo di Pianoro, alle porte di Bologna, e dell’Istituto Comprensivo Ungaretti di Melzo, nel Milanese.