Tuttosport: “A Lecco da un «tutti contro tutti» si è passati ormai al «tutti contro Paolo Di Nunno»”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Lecco e sul caos scatenato da Di Nunno.

A Lecco da un “tutti contro tutti” si è passati ormai al “tutti contro Paolo Di Nunno”. Rapporti glaciali tra il presidente dei lariani e il gruppo squadra, ma anche con tifosi e pare persino con la sua stessa famiglia (i figli sono operativi nel club). Le dichiarazioni con le quali il proprietario del Lecco ha avanzato dubbi su possibili combine dei propri giocatori sono state il più grande autogol che Di Nunno senior potesse fare.

A questo punto cosa accadrà? In spogliatoio l’allenatore Aglietti e i giocatori hanno deciso di compattarsi verso il nemico interno e hanno un solo modo per rispondere al fuoco amico: concludere la stagione nel modo più dignitoso possibile e se retrocessione sarà dovrà essere a testa alta. Paolo Di Nunno, nel frattempo, pensa seriamente alla cessione del club. Già in passato c’erano stati dei contatti con Gianluigi Viganò, amministratore delegato per l’area Italia del Brera Fc, club che in compartecipazione partecipa a campionati anche in Africa, Mongolia e Macedonia.

In quest’ultimo caso l’abbinamento è con l’Accademia di Goran Pandev e nel campionato in corso l’allenatore è stato per oltre metà stagione l’italiano Giovanni Valenti. Si era parlato anche di un possibile interessamento a rilevare il club da parte di Galperti Group, azienda attiva nell’industria manifatturiera e già sponsor della società bluceleste, ma dai vertici dell’azienda è già arrivata una smentita.

Comunque sia dopo le ultime, scioccanti, dichiarazioni la permanenza di Paolo Di Nunno al Lecco appare quantomeno complicata. Per placare la rabbia della piazza una cessione societaria sarebbe la soluzione più logica, ma Paolo Di Nunno è un personaggio imprevedibile. Al punto che si è scusato per lo scontro verbale avvenuto con i tifosi («uno solo mi ha dato del mafioso e dovevo rispondere a lui, comunque se vogliono posso anche vendere subito il club»), ma al momento ancora non si registrano correzioni di rotta sulle pesanti dichiarazioni rivolte ai propri giocatori.