Turris, il dg Primicile: “Consentiamo concerti, comizi elettorali con assembramenti, ma i tifosi in stadi all’avanguardia no” (FOTO)

Arriva la dura presa di posizione della Turris, nei confronti del Cts e del Governo, per il contrasto alla riapertura, anche graduali, degli stadi dei club professionistici.

Di seguito viene riportata la nota ufficiale del club.

INCERTEZZA RIAPERTURA STADI: INTERVENTO DEL DIRETTORE PRIMICILE

“Accolgo sempre con maggiore scetticismo le risposte parziali e le chiusure, talvolta drastiche, che ci arrivano dal Comitato Tecnico Scientifico e dal governo centrale a proposito di ripresa del calcio alla presenza dei tifosi, che poi ne sono l’essenza – commenta il direttore generale dell’area tecnica della Turris, Rosario Primicile -. Il Comitato resta ancora rigido sulle sue posizioni; il ministro dello sport ora ci dice che gli stadi potranno, presumibilmente, riaprire dal mese di ottobre in modo graduale: nel frattempo, però, non posso non notare anomalie e contraddizioni all’italiana, pur con la doverosa premessa che nessuno di noi, alla Turris, spinge per fughe in avanti o forzature che possano mettere a rischio la salute pubblica o quella degli atleti stessi.

Spiegatemi, però, perché ci si accanisce solo contro lo sport, e per di più il calcio professionistico. Conviviamo col paradosso delle mille presenze consentite per eventi sportivi dilettantistici, senza un riferimento alla capienza di impianti spesso angusti, e invece in serie A, B e C non possiamo ospitare ancora il pubblico in stadi all’avanguardia. Consentiamo poi concerti, comizi elettorali, con annessi assembramenti come purtroppo visto di recente anche a Torre del Greco; abbiamo visto elargire bonus vacanze, riaprire locali e parchi acquatici, seppur con limitazioni, facendo giustamente ripartire il settore turistico. Gli stadi, invece, restano ancora un tabù. Vorrei, per una volta, risposte coerenti e credibili. Il gusto della stessa compilazione dei calendari di serie C, in un girone per noi estremamente affascinante – conclude il direttore Primicile -, ci è stato notevolmente smorzato dalla penalizzazione che già scontiamo ancor prima di cominciare”.