Tedino: «Nella mia vita ho sempre avuto due sogni. Ecco che giocatore ero»

«Nella mia vita avevo due sogni: fare il calciatore, che poi è naufragato a causa di un brutto infortunio che ha troncato sul nascere la mia carriera; ero un giocatore di qualità e fantasia, avevo dei buoni piedi. Non alla Coronado però, Igor è molto più veloce e rapido anche se devo dire che avevo dei buoni piedi e dei buoni fondamentali, non mi posso paragonare a un calciatore di oggi perché il calcio di una volta era completamente diverso. Ero un giocatore con un grande comprensione del gioco e fluidità di manovra e calciavo bene con entrambi i piedi, ero senza dubbio un calciatore molto tecnico. Il giocatore che mi ha sempre colpito per la sua grande intelligenza calcistica è stato Gianni Rivera, che ho avuto la fortuna di conoscere qualche anno fa quando mi è sembrato di coronare uno dei miei più grandi desideri della mia vita. L’unico difetto di Rivera fu quello di essere italiano, se fosse stato straniero sarebbe diventato uno dei giocatori più importanti del mondo in senso assoluto. Per l’altro sogno, invece, mi aveva sempre incuriosito il metronotte, perché era un lavoro molto sereno che si faceva da solo e alla fine l’allenatore è un uomo solo soprattutto nelle difficoltà. Deve decidere in circostanze particolari. Io ho la fortuna, poi, di avere un grande staff (non solo tecnico) che mi sta aiutando a creare una sorta di team. Ho provato anche a lavorare come impiegato ma non riuscivo a trovarmi bene dentro quattro mura, poi a 21 anni quando smisi di giocare a calcio mi proposero di allenare i ragazzi del Sandonà (club in cui militò), ma io rifiutai perché non mi sentivo ancora pronto e mi sembrava una cosa improvvisa. A farmi cambiare idea sull’allenare è stato il mio primo allenatore, Andrea, che adesso purtroppo non c’è più. Ogni anno la passione aumenta insieme allo studio e quindi finché avrò questa voglia continuerò a svolgere questa attività che mi ha dato delle grandi soddisfazioni soprattutto dal punto di vista umano». Dopo essere ntervenuto ai microfoni di “Casa Minutella”, ecco le dichiarazioni del tecnico del Palermo Bruno Tedino.