Gds: “Sicilia. Via agli aiuti Covid, ma con tanti esclusi”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli aiuti covid in Sicilia.

È la corsa delle imprese e dei liberi professionisti ad accaparrarsi aiuti attesi da due anni. È anche il traguardo (o l’ingorgo, a seconda dei punti di vista) di una serie di bandi che scattano tutti in contemporanea a pochi mesi dalle elezioni. E a volte però lasciano per strada più imprese escluse che incentivate, al punto che a Palazzo d’Orleans si sta già ragionando su come immettere nel sistema più fondi per accontentare tutti. Il campo di gara, visto che di competizione si tratta, è l’Irfis. La cassaforte della Regione, che Musumeci ha affidato a Giacomo Gargano e Giulio Guagliano. È l’istituto di credito regionale che sta attuando i bandi messi a punto dall’assessore Gaetano Armao sfruttando soprattutto i finanziamenti della Finanziaria 2020. Lunedì sarà il giorno del primo click per una delle misure più attese in assoluto, quella che stanzia 70 milioni di aiuti per i liberi professionisti danneggiati dal lockdown del 2020.

È un bando che guarda soprattutto alle partite Iva con fatturato non superiore a 80 mila euro che nel 2020 hanno perso almeno il 30% rispetto all’anno prima. E in seconda battuta il bando aiuta le piccole e medie imprese che fatturano meno di 500 mila euro e che nel primo anno di pandemia sono andate sotto di almeno il 30%. L’aiuto consiste in un finanziamento a tasso zero del valore massimo di 25 mila euro (di cui 5 mila a fondo perduto) rimborsabili in 4 anni. Per farsi avanti c’è tempo fino al 3 marzo. Ad accedere ai contributi saranno per prime le partite Iva e le imprese con la perdita maggiore. Poi la graduatoria scorrerà fino all’esaurimento dei 70 milioni. Il tempo non è una variabile indipendente quando si corre per gli aiuti Covid. Da mercoledì scorso e fino al 31 marzo, sempre tramite l’Irfis, le piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza Covid possono chiedere finanziamenti a tasso zero con una durata di 84 mesi di cui 24 in pre-ammortamento. In questo caso però si tratta di una procedura a sportello: significa che chi arriva prima ottiene i fondi mentre gli ultimi rischiano di restare a mani vuote.