Gds: “Palermo. Il giro delle false vaccinazioni. Filippo Accetta lascia il carcere”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla questione delle false vaccinazioni con Filippo Accetta rilasciato.

È rimasto in una cella del carcere di Matera per un mese e sei giorni ma il Tribunale del riesame ha parzialmente accolto il ricorso di Filippo Accetta, 53 anni, commerciante e attivista coinvolto nell’inchiesta sulle finte vaccinazioni anti-Covid all’hub della Fiera del Mediterraneo. E da ieri nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Una decisione relativa all’affievolimento delle esigenze cautelari nei confronti di Accetta, così come aveva chiesto il suo difensore, l’avvocato Pietro Purpi. Già in un primo interrogatorio l’indagato – nei suoi video pubblicati sui social aveva preso posizione contro le restrizioni per i non vaccinati a partire dai vincoli per il green pass, si era difeso motivando il suo tentativo di ricorrere alla falsa vaccinazione al fatto che
«dovevo lavorare, senza green pass non potevo farlo e ho avuto paura di vaccinarmi, non me la sono sentita».

Lui, fierista che aveva bisogno della certificazione per andare in giro per l’Italia ma che della mobilitazione contro il vaccino aveva fatto una bandiera che l’aveva portato ad aderire alle proteste nazionali di Roma e Trieste, era arrivato all’infermiera (ora ai domiciliari) Anna Maria Ivana Lo Brano, 53 anni, difesa dall’avvocato Riccardo
Marretta, tramite il commerciante di detersivi Giuseppe Tomasino, 49 anni, residente in corso Calatafimi e attualmente rimasto l’unico in carcere nell’ambito dell’inchiesta
coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Felice De Benedittis.