Serie B, La Mantia e Brunori: il bomber classico rialza la testa

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla sfida di sabato tra La Mantia e Brunori.

Rieccoli i cari e vecchi bomber. Rieccoli i centravantoni che si piazzano al centro dell’attacco e, al momento giusto, la buttano dentro. Andrea La Mantia e Matteo Brunori fanno parte di questa categoria: giocatori che ti risolvono le partite e scacciano i guai. E Spal e Palermo stanno risalendo la corrente grazie a loro, che sul mercato, in estate, sono stati fortemente voluti dalle rispettive società che adesso raccolgono i frutti.

Partenza sprint I ferraresi avevano messo gli occhi su La Mantia già dallo scorso gennaio, quando ancora c’era Giorgio Zamuner: avevano in mano l’accordo con il giocatore ma con l’Empoli non si trovò la quadra. Tutto rimandato all’estate (nel frattempo nel ruolo di direttore dell’area tecnica è arrivato Fabio Lupo) quando il bomber nato a Marino (Roma) era corteggiato da parecchie squadre. Ma la volontà del giocatore era chiara fin da subito: aveva in testa solo la Spal.

Idolo di una città Pure Matteo Brunori questa estate è stato in bilico. Dopo la strepitosa scorsa stagione (29 gol, 4 ai playoff) in cui aveva trascinato il Palermo in Serie B, era ritornato alla base alla Juve, proprietaria del cartellino. I bianconeri chiedevano 5 milioni, per il Palermo erano troppi. Le richieste non mancavano ma il giocatore aveva voglia di rimanere dove sapeva di essere al centro del progetto e non come comprimario come magari poteva avvenire da altre parti. Morale, alla fine i rosanero sono riusciti a riportarlo a casa dopo un’operazione piuttosto lunga al costo di 2 milioni di euro, più 2 di bonus. E lui ha iniziato la nuova stagione come aveva finito quella precedente: segnando. Anche in una categoria, la B, con cui non aveva avuto buon feeling, né con il Pescara, né con l’Entella. Ma questo è un Brunori diverso, più maturo, che non ha risentito neanche del cambio del modulo: dal 4-2-3-1 di Baldini è passato al 4-3-3 di Corini e per lui poco è cambiato. Soprattutto in casa, dove non sbaglia un colpo.