Savoia, il Dg Rais: «Blocco ripescaggi? Non passerà mai. Il Foggia insieme al Palermo…»

Intervenuto ai microfoni di “TuttoC.com”, Giovanni Rais, direttore generale del Savoia, ha analizzato le decisioni prese dall’Assemblea di Lega Pro quest’oggi. Ecco qui di seguito l’intervista.

La C vuole il blocco dei ripescaggi
«Non sono per niente preoccupato. Non c’è da allarmarsi. È una proposta che dev’essere ratificata dal Consiglio Federale. Ma la Lega Pro, al suo interno, ha solo il 17% del peso. È normale che le società di Serie C stiano provando a tutelarsi. Ma la proposta lascia il tempo che trova, è talmente fuori da qualsiasi grazia che non potrà mai passare. Però non voglio essere l’uccello del malaugurio, mi auguro semplicemente che prevalga il bene comune».

La C propone anche il blocco delle retrocessioni
«Per coerenza, se blocchi le retrocessioni devi bloccare anche le promozioni. Invece le società di Lega Pro vorrebbero consentire ai propri club di salire in B ma non di scendere in D».

Ha sentito il presidente della LND, Sibilia?
«Abbiamo grande fiducia nella sua persona. Non avrà sicuramente gradito nemmeno lui questo tipo di proposta. Si era già espresso in merito. La realtà è che serve una vera riforma del calcio che coinvolga la Serie C e la Serie D».

Per quanto riguarda i ripescaggi, quale sarebbe la classifica in Serie D?
«Ne vengono pubblicate tante ma in realtà non c’è nessun documento ufficiale da parte della federazione. Non si conoscono i criteri precisi per il ripescaggio ma credo abbastanza veritiero chi ci mette al secondo posto dietro l’Ostiamare. Quest’ultima, secondo alcune voci, sembra che non possa disputare la C ma non mi azzardo a entrare nel merito. E dietro di noi ci sarebbe il Foggia che, insieme al Palermo, è l’unica al momento ad avere una struttura pronta per la C, visti i campionati importanti che ha disputato nel recente passato. Sulla questione infrastrutturale dovremmo lavorarci ma dipende anche dalle tempistiche: prima si sbloccherà questa situazione e prima si capirà quale sarà il futuro. Di sicuro non abbiamo una bacchetta magica: è necessario del tempo per trasformare una società da dilettantistica a professionistica».