Repubblica: “Schiacciato dall’auto dei tifosi rivali: «Voleva bloccarli e l’hanno investito». L’ipotesi di un agguato”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla rissa tra ultrà di due squadre di calcio lucane, finita in tragedia. Quattro persone sono rimaste ferite e un uomo è morto. Si tratta di Fabio Tucciariello, 39 anni, idraulico, tifoso del Vultur Rionero, che è stato investito da una Fiat Panda con a bordo alcuni tifosi del Melfi. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che il giovane sia stato schiacciato intenzionalmente, dopo che insieme a un altro tifoso aveva impedito il passaggio dei sostenitori della squadra avversaria. L’incidente mortale si è verificato in tarda mattinata lungo la strada statale Basentana, all’uscita di Vaglio, nei pressi della stazione ferroviaria, a pochi chilometri da Potenza. Dalle prime indagini risulta che le due tifoserie si sono incontrate prima delle partita di categoria: il Rionero sarebbe dovuto scendere in campo a Brienza — partita poi annullata — mentre il Melfi a Tolve, dove il match si è svolto regolarmente.La Polizia è riuscita immediatamente a rintracciare e fermare la Fiat Punto con a bordo i tre tifosi del Melfi, sottoposti a un lungo interrogatorio nella Questura di Potenza. Sul luogo dell’incidente anche la scientifica, che ha rinvenuto degli oggetti probabilmente usati durante lo scontro: un tirapugni e due bastoni. Tra le ipotesi al vaglio anche quella di un agguato, sebbene non sia ancora chiaro da parte di chi: le due tifoserie avversarie si sarebbero già incrociate casualmente prima dell’incidente in una stazione di servizio della strada statale Potenza — Melfi. Rimasto gravemente ferito anche il secondo tifoso del Vultur Rionero, trasportato all’ospedale San Carlo di Potenza in eliambulanza, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa delle gravi fratture riportate a un braccio, all’avambraccio e a una gamba. Gli altri due feriti di Rionero, trasportati in codice giallo al nosocomio potentino, sono stati dimessi poco dopo per lievi contusioni. In segno di solidarietà i tifosi del Potenza Calcio hanno lasciato in anticipo gli spalti durante la partita contro il Catania, disputata fuori casa. Diversi i messaggi di sdegno da parte del mondo dello sport e delle istituzioni su quanto accaduto. «Rabbia e angoscia sono i sentimenti appena appresa la tragica notizia. È inaudito e incomprensibile che possano accadere fatti del genere. Si tratta di un episodio gravissimo che lascerà il segno nella storia del calcio regionale». Così i presidenti della Lega nazionale dilettanti e della Basilicata, Cosimo Sibilia e Piero Rinaldi, commentano la tragedia di Vaglio. Un fatto che ha «sconvolto l’intera comunità calcistica di Basilicata ». Rinaldi esprime «profondo cordoglio alla famiglia del ragazzo deceduto. Doveva essere un pomeriggio di sport, di svago, è diventato purtroppo un tragico giorno di lutto che no dimenticherò mai», aggiunge. «Sono sconcertato, il mio primo pensiero va ai familiari del deceduto. Aspettiamo che venga chiarita la dinamica dei fatti» sono invece le dichiarazioni del presidente della Figc, Gabriele Gravina. «Di certo — afferma — il calcio non può essere preso come pretesto per compiere atti di violenza, sia dentro che fuori gli stadi». Cordoglio e denuncia anche da parte del governatore lucano, Vito Bardi, per il quale si tratta di «delinquenti » che «la dovranno pagare cara» e dal sindaco di Melfi, Livio Valvano, che sui social scrive: «È inaccettabile e intollerabile, non c’è giustificazione per chi si è reso responsabile di questa tragedia». Il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, ha convocato per oggi una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio per discutere di quella che doveva essere una normale domenica di sport”.