Repubblica: “Ricorso contro la C e istanza alla Figc le due mosse dei rosa”

L’edizione odierna de “La Repubblica” approfondisce le dinamiche che riguardano la retrocessione del Palermo in Serie C da parte del Tribunale federale nazionale. I rosanero però non hanno alcuna intenzione di arrendersi e sono pronti a presentare ricorso.  Ecco un estratto dell’articolo. I dirigenti della società proprietaria del Palermo si sono riuniti di buon mattino a Roma nella sede della Arkus Network. Con loro uno stuolo di legali ai quali si è unito l’ esperto di diritto sportivo Francesco Di Ciommo e probabilmente anche Mattia Grassani. Tutti con l’obiettivo di mettere a punto una strategia che possa evitare al Palermo la retrocessione in serie C. Sono due i piani operativi sui quali si muoverà la società rosanero. L’appello al tribunale federale contro la sentenza di primo grado e una istanza al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina con la quale si chiede l’immediato blocco dei play-off per la promozione in serie A. Una decisione, quella presa qualche minuto dopo la sentenza di primo grado, che ha lasciato molte perplessità soprattutto per la tempestività – «Le carte sulla decisione del Palermo so
no arrivate mentre eravamo riuniti in Consiglio direttivo» l’ammissione del presidente della Lega di B Balata – e per il fatto che nello stesso consiglio di Lega sono presenti diversi rappresentanti delle società direttamente interessate alle vicende del Palermo. Un ricorso che avrebbe portato quindi la società a rivolgersi alla giustizia ordinaria e uscire quindi dagli ambiti federali. Il club di viale del Fante ha invece deciso, anche per avere una risposta in termini brevissimi, di rivolgere direttamente una istanza al presidente della Federcalcio Gravina. Una battaglia che vede in campo anche il sindaco Orlando. La nuova proprietà ha particolarmente apprezzato l’apertura del sindaco che, parlando del Palermo e della sentenza che lo retrocede in C, ha detto che «l’amministrazione comunale conferma il grande rammarico e il grande sgomento per questa decisione, perché penalizza lo sforzo della squadra, i risultati agonistici, un’intera città e toglie la possibilità e la speranza di una prospettiva di uscita dal tunnel che era stato causato dalla vecchia gestione». Una distinzione netta tra vecchio e nuovo Palermo. Orlando ha inoltre aggiunto di avere parlato con il legale rappresentante della nuova società e di avere dato mandato all’ufficio legale del Comune di raccordarsi con gli avvocati del Palermo per fare fronte comune per quella che lo stesso sindaco ha definito «una battaglia che vuole essere di legalità per affermare le norme vigenti, ma che eviti che la sanzione per la violazione di queste norme venga pagata dalla città e dalla squadra».