Repubblica: “Provaci ancora, Nestrovoski. L’attaccante macedone segnò un gol a Buffon con la sua nazionale, ma non giocò la partita di andata”

Nestorovski ci riprova. Lui a Buffon ha già segnato. Anzi, lui la difesa della Juventus l’ha già mandata in crisi. Certo non con la maglia del Palermo, visto che all’andata giocò solamente un quarto d’ora, ma con quella della nazionale macedone. La Macedonia perse 3-2, ma Nestorovski fu fra i migliori in campo con un gol, una traversa e un assist. Davvero niente male per uno che due settimane prima non era sceso in campo dall’inizio perché si pensava che fosse bravo solamente in area di rigore. Bonucci ancora si ricorda il modo in cui l’attaccante lo ha puntato mettendo poi la palla alle spalle di Buffon e come ha evitato il suo intervento servendo l’assist per il gol del momentaneo vantaggio della Macedonia. «Questo gol a Buffon lo ricorderò per tutta la vita — disse al novantesimo — Ma mi auguro anche che non sia l’unico gol che segnerò a Buffon. Gigi è il migliore di tutti, ha dimostrato ancora una volta di essere una leggenda. I suoi sono stati dei miracoli. È solo per colpa sua se non siamo riusciti a vincere». Eppure nella partita d’andata contro la Juventus, Nestorovski non fu schierato titolare, visto che De Zerbi gli preferì Balogh. «La sfida alla Juventus arriva nel momento migliore per noi — diceva alla vigilia di quella partita Nestorovski — siamo galvanizzati, io in particolare. Siamo pronti per affrontare i campioni d’Italia e vogliamo ottenere il massimo. Per me sarebbe un sogno segnare alla Juve». Ma per lui quello rimase per l’appunto un sogno. De Zerbi, l’allenatore del Palermo di turno in quel periodo, spiegò che gli aveva preferito Balogh perché voleva sfruttare le caratteristiche di un giocatore che potesse puntare l’uomo, piuttosto che quelle di un esclusivo finalizzatore. Nestorovski, nel frattempo, ha dimostrato che oltre alla capacità di segnare, ha anche quella di lottare per la squadra, fare reparto da solo e crearsi occasioni dal nulla. Il che, in un contesto di squadra che annaspa, non è poco. «Negli ultimi sedici metri è uno dei migliori — dice Dario Simic, tutt’ora consulente di Zamparini, ai microfoni della stampa croata — contrasta, pressa e corre. Ha una mentalità vincente. Mi ricorda molto Pippo Inzaghi. Nestorovski è un calciatore da grande squadra: segna e fa segnare, lotterà per obiettivi ben più ambiziosi in futuro». Un girone fa, dopo la partita quasi da spettatore contro la Juventus, lui non si è perso d’animo. Anzi ha rilanciato, sfidando Buffon e compagni. «Contro la Juventus abbiamo perso immeritatamente — raccontava alla Gazzetta dello Sport alla vigilia della partita fra Macedonia e Italia a Skopje — alla fine della partita di Palermo ho salutato Buffon, Chiellini e Bonucci e a tutti e tre ho detto che non era finita lì e che ci saremmo rivisti molto presto». E alle parole seguirono i fatti, visto che diede del filo da torcere agli azzurri e a quella difesa che era praticamente la stessa che aveva affrontato, sia pur per un quarto d’ora, appena due settimane prima a Palermo. Rispetto a quel periodo il Palermo invece che progredire ha fatto ulteriori passi indietro. Ma Nestorovski ha continuato a segnare ed è a un solo gol dalla doppia cifra. Prima della partita contro l’Atalanta erano tanti quelli che auspicavano una sua ammonizione per azzerare la diffida che gli pende sulla testa in vista della fase finale del campionato. Tanto — era opinione comune — contro la Juve il risultato è segnato e Nestorovski può anche non giocare. L’ammonizione, però, non è arrivata. E il macedone a fine partita, attraverso la sua pagina di Facebook, ha subito messo nel mirino il prossimo gol e i bianconeri. «Non ci arrenderemo mai — ha scritto Nestorovski domenica sera — crediamo ancora nelle nostre possibilità e sono convinto che alla fine ce la faremo»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.