Repubblica: “Da Brienza a Mchedlize, quando Davide batteva Golia”

La prima volta è lontana 55 anni fa. Me nella storia recente, soprattutto dalla seconda volta in poi, il campo della Juventus per il Palermo non è stato poi così proibito. Addirittura appartiene ai rosanero un record particolare: è l’unica squadra ad avere vinto in casa dei bianconeri per tre stagioni di seguito. Dal 2008, anno della seconda volta della sua storia con il successo per 2-1, grazie ai gol di Miccoli, Del Piero e Mchedlidze (allenatore Ballardini), fino alle due vittorie di Delio Rossi, per 2-0 nel febbraio del 2010 (grazie ai gol di Miccoli e Budan) e per 3-1 nel settembre 2010 (gol di Pastore, Ilicic, Bovo e Iaquinta). Quattro vittorie in tutto, con il successo per 4-2 del campionato 1961/1962, che ormai fanno parte della storia dei rosanero sul campo della Juventus. Una storia, che però, anno dopo anno inizia a perdere colore visto che da quando i bianconeri si sono trasferiti allo Juventus Stadium il Palermo non solo non è riuscito più a vincere, ma nemmeno a segnare. Dal settembre 2011 a oggi, infatti, la squadra di Zamparini ha incassato 10 gol in quattro partite rimanendo sempre all’asciutto di punti e di reti. L’ultimo a segnare ai bianconeri è stato Migliaccio il 2 febbraio 2011 nella vittoria a Palermo per 2-1 dei rosanero, poi da allora 880 minuti a secco. Nel campionato scorso la squadra di Allegri si impose per 4-0. A proposito di vittorie in casa, inoltre, quella che resta nel cuore dei tifosi palermitani è stata la prima dal ritorno in A nel 2005: un gol vittoria di Brienza fece esplodere lo stadio strapieno di rosanero fino all’inverosimile. Storie di record e vittorie clamorose, quelle recenti per il Palermo. Al di là del primato di tre vittorie di fila, infatti, in occasione del 2-1 del 2008 a firmare un altro record fu Mchedlidze. Il suo gol vittoria, infatti, gli ha permesso di diventare a 18 anni e 195 giorni il più giovane marcatore della storia del Palermo in serie A. Di attaccanti fra Palermo e Juventus ne sono passati diversi. L’ultimo in ordine di tempo è forse il più forte. Paulo Dybala ormai ha preso le redini dell’attacco dei bianconeri al punto di diventare un giocatore imprescindibile. «Con il Palermo ho vissuto tante emozioni – dice Dybala a Sky – tantissime belle, ma alcune anche brutte. La più brutta è stata la retrocessione in serie B il mio primo anno in rosanero e in Italia. Però dopo è arrivato il bello, siamo risaliti subito in serie A stravincendo il campionato. Il ricordo più bello che ho del mio periodo passato a Palermo è legato proprio alla promozione in A. Al nostro ritorno allo stadio dopo la partita decisiva vinta in trasferta ci fu una festa incredibile. Ricordo ancora l’entusiasmo della gente»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.