Repubblica: “Notte di novità al Barbera. Il Palermo cambia pelle per il debutto di De Zerbi. Henrique resta fuori?”

L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza il possibile undici che De Zerbi potrebbe schierare questa sera contro il Napoli. Di seguito quanto si legge: “C’era anche Maurizio Zamparini ieri pomeriggio a Boccadifalco per seguire l’allenamento dei rosanero. Non un allenamento come tutti gli altri, ma una tappa di avvicinamento prima che il nuovo Palermo, il Palermo di De Zerbi, venga svelato questa sera. Al “Barbera” arriva il Napoli e Zamparini ha voluto far sentire la sua presenza alla squadra al termine di una settimana molto complicato. L’ennesima settimana che, almeno nelle previsioni, dovrebbe portare a una svolta in casa rosanero. Ballardini ha detto basta e ha rescisso il contratto. Al suo posto Zamparini e Faggiano hanno preso un allenatore che il Palermo seguiva da tempo. Hanno preso Roberto De Zerbi che questa sera farà il suo esordio su una panchina di serie A. Un esordio anomalo, visto che De Zerbi seguirà la partita dalla tribuna per la squalifica rimediata nella passata stagione e al suo posto ci sarà Possanzini. «Mi dispiace tanto non essere in panchina – dice De Zerbi – Anche perché questa è una squalifica ingiusta. Ci tenevo, ma è andata così». De Zerbi non andrà in panchina, ma certamente non ha rinunciato alle sue prerogative di allenatore. «È stata una settimana difficile – dice – Solo giovedì ho potuto fare un allenamento con quasi tutti i giocatori a disposizione. Adesso però cercheremo di fare subito una buona partita e di dare subito una idea di organizzazione di gioco e di copertura del campo. Lo faremo con umiltà perché sappiamo il valore della squadra che incontriamo, ma anche con quel coraggio che ci può dare qualcosa in più. Certo, se ci buttassimo a testa dal quinto piano non saremmo coraggiosi, ma poco intelligenti». Parole per dire che il Palermo non sarà al cospetto del Napoli per fare la vittima sacrificale. «Sarà una partita nella quale l’aspetto mentale conterà tantissimo – dice De Zerbi – Sulla carta siamo inferiori, ma il campo a volte non rispecchia i valori ipotetici sulla carta». Quindi, va bene che il Napoli è «una delle squadre più difficili da affrontare in questo momento», ma è anche vero che il Palermo non può avere un atteggiamento passivo. «Non ho la bacchetta magica – dice il nuovo allenatore dei rosa – ma bisogna credere subito in quello che stiamo facendo. Sarebbe facile trincerarsi dietro i problemi che abbiamo vissuto in questa settimana, ma a me non piace piangermi addosso. Non penso tanto al Napoli, ma alla mia squadra. Questo non significa non concentrarsi sugli avversari. Anzi. Però bisogna pensare soprattutto a noi stessi altrimenti andremmo in campo battuti». Il primo Palermo di De Zerbi prenderà vita solo nell’immediata vigilia della gara anche se il tecnico bresciano sembra avere già le idee chiare sulla formazione da mandare in campo. In difesa, ad esempio, i centrali dovrebbero essere Goldaniga e Rajkovic. «Ma per me Gonzalez è un titolarissimo – spiega De Zerbi – Il problema è che non l’ho proprio visto perché impegnato con la sua nazionale. Non so perché volesse andare via, ma quando gli parlerò gli spiegherò che per me lui è molto importante». A centrocampo Gazzi sembra aver vinto il ballottaggio con Bruno Henrique. «Due giocatori bravi possono sempre convivere – spiega il tecnico – ma Bruno ha avuto un affaticamento muscolare e giovedì non si è allenato. È abituato alle pressioni delle grandi piazze, ma arrivare da un altro continente ed essere pronto in solo dieci giorni non è facile. Gazzi, invece, rappresenta la sicurezza. So quello che mi può dare». Quindi, Gazzi in mezzo con Hiljemark e Chochev ai fianchi. Un tridente di centrocampo speculare a quello d’attacco dove Diamanti sarà il riferimento centrale con Embalo e Sallai (favorito su Bentivegna) esterni. «Diamanti può giocare ovunque – dice De Zerbi – ma voglio che non sprechi energie inutilmente. Voglio che stia vicino alla porta per potere andare facilmente al tiro o far tirare i compagni di squadra»”.