Repubblica: “Nestogol è tornato, le sue reti decisive per la rincorsa alla serie A”

L’edizione odierna de “La Repubblica” dedica spazio a Ilija Nestorovski, tornato in gol martedì nel match contro il Perugia. Ecco quanto si legge:

“I suoi compagni di squadra lo sapevano forse già dall’inizio della stagione. Ma Palermo-Perugia per Ilija Nestorovski è stata la consacrazione a leader dei rosanero anche agli occhi dei tifosi. Il capitano non solo ha lottato come al solito e si è procurato un calcio di rigore che poi ha trasformato, ma dopo il gol ha dedicato la rete al compagno di squadra Posavec, protagonista sul finire del primo tempo di un bruttissimo svarione attira fischi, e ha invitato i tifosi a esultare insieme a lui. Un trascinatore che ha ricordato un altro capitano del Palermo che quel gesto arringa folla quando andava a battere i calci d’angolo lo ha ripetuto tantissime volte: Eugenio Corini. La corsa del capitano di allora, era un derby Palermo-Catania e la papera di Agliardi costò il momentaneo pareggio degli etnei prima della corsa sfrenata di Corini verso il suo portiere per dedicargli il gol del 3-2 realizzato su rigore, cementò ancora di più un gruppo che era già unito e veleggiava in vetta alla classifica del campionato di serie A. Undici anni dopo quel derby vinto poi 5-3, era il 20 settembre del 2006, Nestorovski non solo ha ripetuto quel gesto, ma si è definitivamente preso la scena. Con la fascia al braccio e il pallone in mano il macedone aspettava di poter battere il calcio di rigore all’altezza del dischetto mentre i suoi compagni chiedevano all’arbitro Ros il secondo giallo per Colombatto. Poi con freddezza, dopo due minuti di attesa, il gol vittoria, la corsa verso il centrocampo indicando Posavec e l’incitamento ai tifosi prima di portare le mani alle orecchie per incassare il giusto tributo. La seconda rete in campionato di Nesotorvski, inoltre, ha anche rimesso le cose al proprio posto per l’attaccante del Palermo che era andato in gol alla prima giornata di campionato, ma poi non era riuscito a ripetersi. A parte la trasferta di Brescia, partita che ha saltato per gli impegni con la nazionale, nelle ultime uscite non era sembrato il solito. In nazionale era stato sostituito, contro l’Empoli pure, rifilando anche un calcione a una bottiglietta prima di accomodarsi in panchina. A Foggia, forse per la voglia di strafare, non è stato lucidissimo e in novanta minuti ha tirato in porta due sole volte. Martedì sera, invece, ha guidato i compagni, ha rincorso avversari e dopo il gol si è preso anche un’ammonizione per una brutta entrata a centrocampo: quasi come se volesse lanciare il messaggio alla sua squadra e agli avversari che quel gol che aveva appena realizzato era da difendere a tutti i costi. «Gli abbiamo dato la fascia — dice il patron Zamparini al sito del club — proprio perché ha il carattere del leader e del capitano. Lo dimostra in continuazione e sa tenere unito il gruppo». Lunedì sera il macedone avrà il suo bel da fare per tenere alta la concentrazione dei compagni per il secondo appuntamento casalingo di fila. Il Palermo ha dimostrato che appena viene meno l’attenzione diventa una squadra facilmente perforabile. Lui sta già mettendo pressione ai suoi e ieri mattina, prima di andare in campo per l’allenamento, sulla sua pagina Facebook sembrava ancora in piena trance agonistica: «Questa mattina — ha scritto il capitano dei rosanero — ci svegliamo con tre punti in più. Andiamo avanti e Forza Palermo sempre». Poi, dopo la partita di lunedì sera, l’attenzione sarà tutta per l’assemblea di lega di mercoledì 27 settembre. Al punto otto dell’ordine del giorno, infatti, c’è quel “proposta di rinvio gare” che sarà fondamentale per capire se l’8 ottobre, giorno della partita che vedrà il Palermo impegnato in casa contro il Parma, i rosanero dovranno fare a meno del loro capitano, e di almeno altri sette giocatori, oppure no”.