Repubblica: “Minaccia atomica l’America prepara la contromossa. Gli Usa abbassano i toni, ma prendono sul serio le dichiarazioni di Putin”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla Guerra tra Russia e Ucraina.

La Casa Bianca, a ragione, abbassa i toni sulla minaccia nucleare di Putin, che ieri ha ordinato di mettere in allerta il sistema nucleare russo. Il Pentagono però prepara i piani, perché non può prendere il pericolo alla leggera. Il primo punto, nell’immediato, sarà capire cosa significa in concreto la decisione del Cremlino. La Russia ha 6.255 testate nucleari, contro le 5.550 degli Usa, ma se si aggiungono le 290 francesi e le 225 britanniche il livello è quasi identico. Il trattato New START consente ad entrambi di averne 1.550 schierate, in genere sui missili balistici intercontinentali nei silos o sui sottomarini.

Invece le bombe destinate agli aerei, o quelle tattiche per i razzi a corto raggio, vanno montate. Al momento il Pentagono non alza il livello di allerta, per non cadere nella trappola dell’escalation artificiale di Putin, ma potrebbe farlo rapidamente se notasse movimenti nell’arsenale russo. Detto ciò, è indispensabile guardare lontano. «Questa — avverte Joseph Cirincione — è una minaccia seria, non un bluff. La dottrina militare russa integra nei piani di attacco la dimensione cyber, convenzionale e atomica, e una settimana prima dell’invasione hanno fatto esercitazioni nucleari. Putin minaccia di usare queste armi, i suoi militari sono pronti, e quindi dobbiamo prepararci».