Repubblica: “Putin sfodera l’atomica. La Nato: «Passo inaccettabile»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla Guerra in Ucraina.
Al quarto giorno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato ieri al ministro della Difesa Shoigu e al capo di Stato maggiore Gherassimov di «mettere in pre-allerta le forze nucleari del paese». È una mossa politica senza precedenti, che produce una escalation mai vista da anni nei rapporti con Usa ed l’Europa. Una minaccia, un avvertimento politico e militare. La Nato reagisce parlando di mossa «inaccettabile», mentre gli Stati Uniti affermano con Putin «sta aggravando il conflitto» con la sua «fabbrica di minacce».
Il Pentagono aggiunge: «Siamo capaci di difendere noi stessi, i nostri alleati e i nostri partner». Putin ha giustificato l’ordine con il fatto che i paesi della Nato «hanno fatto dichiarazioni aggressive contro la Russia», e hanno applicato dure sanzioni economiche. Il bielorusso Lukashenko aggiunge: «Le sanzioni spingono la Russia verso la guerra mondiale». Intanto dopo ore di proposte e controproposte, russi e ucraini hanno comunque deciso di incontrarsi oggi in una cittadina in Bielorussia al confine con l’Ucraina. Putin voleva che i colloqui si tenessero a Minsk, la capitale della Bielorussia da cui sono partiti 30 mila soldati russi per l’invasione. Ma il presidente ucraino Zelenskiy aveva rifiutato. Ci sono poche speranze che l’incontro possa portare a risultati concreti.
Ormai Kiev è circondata: colonne di carri e blindati russi si avvicinano anche da Sud. Il sindaco della città Vladimir Klitchko ha detto che è impossibile evacuare i civili: «Non possiamo farlo, al momento siamo circondati». Nell’ambasciata d’Italia sono bloccati 100 cittadini italiani, e in tutto il paese che ne sono 1000. Il ministro degli Esteri Di Maio: «Non possiamo evacuarli». I russi stanno continuando ad avanzare nel sud del paese, lungo la costa del Mar Nero, e a nord, dove provano a sconfiggere le difese della città di Kharkiv. Che però resiste. Con uno storico discorso al Bundenstag il cancelliere tedesco Scholz annuncia che il paese si riarmerà pesantemente di fronte alle sfide militari portate dalla Russia all’Europa.