Repubblica: “Infortuni e mega stop. A Trajkovski e Rajkovic l’oscar della sfortuna”

Il record spetta di gran lunga ad Alexandar Trajkovski che con il suo bel 101 si piazza per distacco davanti ad Accursio Bentivegna che lo segue con 58 e a Slobodan Rajkovic con il suo bel 51. Sono numeri parziali, che si fermano a ieri, e che sono destinati ad aumentare. Record che raccontano i giorni di assenza per infortunio dei giocatori del Palermo. Fotografia dell’oscar per la sfortuna che spetta di diritto alla squadra rosanero. Infortuni che stanno condizionando la stagione e mettendo in difficoltà Roberto De Zerbi che di difficoltà di organico ne ha già abbastanza. Così, i cambi di formazione spesso affondano le radici negli infortuni che privano il Palermo di pedine a inizio stagione ritenute fondamentali. Ma cosa può esserci dietro a questo stillicidio di infortuni che colpiscono una squadra che lo scorso anno era la seconda più “sana” dietro solo il Napoli? «I traumatismi in campo – dicono al Palermo – non sono sovrapponibili stagione dopo stagione». E allora, visto che i medici sono gli stessi dello scorso anno, non può essere un problema legato allo staff sanitario. Piuttosto una causa scatenante potrebbe essere ricercata nel lavoro svolto in sede di ritiro precampionato. Certo è che al Palermo quest’anno ne stanno capitando di tutti i colori e alcuni giocatori stanno dimostrando una certa fragilità mista a una grande sfortuna. È il caso del succitato Trajkovski. Questa doveva essere l’anno della sua consacrazione e invece il macedone non ha ancora giocato un solo minuto in campionato. Si è fatto male il 6 agosto con il Marsiglia. Il referto medico parlava di trauma contusivo alla caviglia sinistra. Quello del 2 settembre, invece, dodici giorni dopo che Trajkovski era tornato ad allenarsi, dice frattura da stress al secondo metatarso del piede destro. «Il sommarsi di diversi traumi – sottolineano in casa rosanero – condiziona il rientro in gruppo in tempi rapidi. Per la stessa frattura da stress di Trajkovski, lo scorso anno El Sharaawi è rimasto fermo 111 giorni prima di essere operato». Slobodan Rajkovic contende a Trajkovski l’oscar della sfortuna. Perché, dopo il trauma cranio facciale rimediato nella partita contro il Crotone e al conseguente intervento chirurgico, si è scoperto che il serbo aveva un ginocchio in non perfette condizioni. Per non farsi mancare nulla, all’indomani della sfida con il Milan, in uno scontro in allenamento con Pezzella, Rajkovic si è fermato per un altro problema. “Lesione intraspongiosa del piatto tibiale postero-laterale, una lesione di primo grado del muscolo soleo in sede prossimale e un edema su piatto tibiale mediale”. Diagnosi che, al di là dei termini medici, dice che il serbo starà ancora a lungo fermo. E con lui, sempre restando alla difesa, c’è anche Gonzalez che ha già accumulato 27 giorni (sempre sino alla data di ieri) di stop per una lesione di secondo grado dell’adduttore. E se De Zerbi non è mai riuscito a schierare la stessa difesa, una cosa identica accade anche a centrocampo. Quaison, ad esempio, è rimasto fermo per 49 giorni dopo la lesione di secondo grado del bicipite femorale destro rimediata contro l’Inter il 28 agosto. Spostandoci all’attacco ci sono poi, oltre al già citato Bentivegna out in totale per 58 giorni, c’è anche Balogh che, dopo essersi fatto male a Milano con l’Inter per un colpo ricevuto all’orecchio, si è fermato dopo la gara con il Torino per quella che il comunicato ufficiale del Palermo definisce una lesione “trabecolare della prima testa metatarsiale” che lo ha già tenuto lontano dal campo per 26 giorni. Tutta gente che avrebbe dovuto dare peso alla fase offensiva rosanero e che invece De Zerbi non ha avuto se non a sprazzi“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.