Repubblica: “Il Palermo alla prova della verità. Dionisi si gioca la panchina a Cosenza”

Sette punti di vantaggio separano il Palermo dall’ultimo posto in classifica, occupato dal Cosenza, che sconta però quattro punti di penalizzazione. Trentuno sono invece le lunghezze che dividono i rosanero dalla vetta della classifica, guidata dal Sassuolo. Basterebbero questi numeri a definire la sfida di oggi alle 15 al “San Vito-Gigi Marulla” come un vero e proprio scontro diretto.

Come evidenziato da Valerio Tripi su Repubblica Palermo, il campionato di Serie B rimane aperto a ogni scenario e tiene ancora in gioco gran parte delle squadre, ma la realtà di questo turno racconta di un Palermo e di Alessio Dionisi che si giocano una parte importante del proprio futuro.

La corsa playoff e l’urgenza di punti
Il Palermo è decimo in classifica, con i playoff che distano cinque punti e un margine sempre più sottile per restare agganciati alla zona che conta. Il Cesena, attualmente ottavo, sta spingendo forte e, dopo aver battuto la Cremonese in trasferta, ospiterà la Salernitana nel prossimo turno, aumentando la pressione sui rosanero.

Con dodici giornate ancora da disputare, il calendario impone al Palermo di non perdere terreno. Una vittoria a Cosenza diventa quindi obbligatoria per non compromettere definitivamente le ambizioni playoff che Dionisi continua a rivendicare.

Trasferta insidiosa e statistiche impietose
Ma le statistiche non sorridono al Palermo. Il Cosenza, in 13 partite casalinghe, ha conquistato 15 punti grazie a 3 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte. Il Palermo, invece, lontano dal “Barbera” ha raccolto solo 13 punti in altrettante trasferte, con un bottino di 3 vittorie, 4 pareggi e ben 6 sconfitte.

La necessità di invertire questa tendenza è chiara e la trasferta calabrese diventa cruciale. Sarebbe solo la terza vittoria nel 2025 su sette partite giocate, un bottino troppo magro per una squadra costruita con l’ambizione della promozione.

Emergenza difensiva e scelte obbligate
Dionisi dovrà fronteggiare l’emergenza in difesa. L’assenza contemporanea di tre titolari – Ceccaroni e Diakitè (squalificati) e Nikolaou (infortunato) – obbliga il tecnico a rivedere l’assetto, anche se si va verso la conferma del 3-4-2-1.

Il tecnico rosanero arretrerà Blin al centro della difesa, affiancato da Baniya a destra e Magnani a sinistra. In porta ci sarà Audero. A centrocampo, accanto a Ranocchia, il favorito è Segre, anche se Gomes potrebbe tornare titolare dopo un mese passato in panchina.

Sulle fasce spazio a Pierozzi a destra e a Lund a sinistra, con Di Francesco pronto a subentrare in caso di necessità. In avanti Verre e Brunori agiranno da trequartisti a supporto di Pohjanpalo.

La sfida con il Cosenza: dentro o fuori
Il clima che il Palermo troverà al “San Vito-Marulla” non sarà certo quello di un’amichevole. I calabresi vivono anch’essi un momento delicato e giocano una delle ultime carte per evitare la retrocessione.

Massimiliano Alvini, tecnico del Cosenza, ha definito la sfida come la prima di dodici finali: «C’è poco altro da aggiungere. Si può dare una spallata al Palermo, che rimane una squadra forte costruita per essere promossa in Serie A».

Il Palermo, dal canto suo, deve vincere per non affondare nelle sabbie mobili della Serie B e per non alimentare ulteriormente quel clima di pessimismo che da settimane aleggia attorno alla squadra.