Repubblica: “I rosa subiscono troppo ma sono piazzati meglio. Il confronto con il ‘22-23”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo di quest’anno mettendolo al confronto di quello del 2022/23.

Gli obiettivi stagionali erano diversi — stagione tranquilla l’anno scorso e lotta per la serie A quest’anno — ma la brutta crisi in atto e i clamorosi cali di tensione rischiano di accomunare le due annate del Palermo di Eugenio Corini. Un occhio alle cifre: i rosa della stagione 2022/2023, alla ventottesima giornata, avevano pareggiato 1-1 con il Pisa, facendosi raggiungere dai toscani all’ultimo secondo, dopo una partita ben giocata, simbolo delle tante rimonte subite. Quella squadra era nona a 38 punti, 11 in meno del Genoa secondo in classifica, ma solo uno in meno del Cagliari di Ranieri, ottavo, che poi avrebbe vinto i play-off per la serie A.

Quel Palermo, che poi ha fallito clamorosamente la qualificazione agli spareggi promozione, aveva segnato molto di meno, 30 gol contro i 51 di questa stagione, ma aveva una difesa paradossalmente un po’ più solida, con 30 reti subite contro i 38 del momento. Nel confronto tra le due classifiche è evidente che quest’anno le distanze dalla vetta sono meno impegnative. Il Palermo dell’anno scorso, appunto, aveva 12 punti in meno dal secondo posto valido per la promozione diretta. Ma c’era lo stesso divario con il Frosinone capolista, cioè 13 punti, lo stesso vantaggio che ha il Parma. Oggi i punti di distacco con la Cremonese seconda sono 7 e 6
con il Como, che occupa la terza posizione.

Eppure questa classifica è il sintomo che la squadra rosanero al momento è fuori dall’obiettivo stagionale, prima indicato con una generica “lotta per la serie A” e poi con il “quarto-quinto posto”. Perché a differenza della passata stagione, chiaramente di assestamento, quest’anno la squadra di Corini era stata costruita per puntare molto più in alto e sono arrivati giocatori di categoria come i vari Lucioni, Ceccaroni, Insigne e Di Francesco. E poi con il mercato di gennaio Ranocchia, Diakité e Chaka Traoré.