“Floriano: «Bari, Foggia e i derby sfide di un campionato esaltante»

L’edizione odierna di “Repubblica” riporta un’intervista realizzata all’esterno del Palermo Roberto Floriano.

A causa del Coronavirus, ha scelto di rimanere in vacanza sull’Isola. «Siamo rimasti qui con la mia famiglia – dice Floriano – anche per la situazione Covid. Sono di Milano e lì la situazione era più brutta rispetto a quella che abbiamo vissuto qui e abbiamo scelto di rimanere dove c’è un mare fantastico e in una città bellissima». Avete fatto anche i turisti fuori da Palermo? «Abbiamo girato fra San Vito Lo Capo, Cefalù e le zone di mare vicine. E in ogni posto abbiamo mangiato molto bene soprattutto i vari piatti tipici siciliani. La cura migliore per staccare la spina e ricaricarsi fra una stagione e un’altra». A Bari dopo la prima stagione da protagonista è cambiato l’allenatore e nella seconda è finito fuori dal progetto. Ha temuto che con il cambio in panchina potesse succedere la stessa cosa a Palermo?
«Non ci ho pensato nemmeno per un secondo dopo la mancata conferma di Pergolizzi. Non mi sono posto proprio il problema, sono un giocatore del Palermo e devo pensare solamente a mettermi a disposizione della società che ha scelto di puntare su di me a gennaio». Fra derby con il Catania, sfide contro squadre blasonate e quella contro la sua ex Bari dovrà cerchiare in rosso tutto il calendario? «Il derby è un altro appuntamento da cerchiare in rosso come la partita contro il Bari, ma c’è anche il Foggia. Di certo le sfide importanti ed esaltanti non mancheranno. Sono tutte partite belle ed entusiasmanti da giocare». Martinelli? «Su Ale c’è poco da dire, è stato un giocatore importate per questo gruppo sia in campo che fuori. Purtroppo adesso è venuta fuori questa cosa che lo ha costretto a fermarsi. In queste situazioni è difficile trovare le parole giuste sia da dire pubblicamente che per provare a dare conforto e stare vicini a chi è costretto a cambiare repentinamente la propria quotidianità. Lui sa sicuramente che per noi è un punto di riferimento. E lo vogliamo avere con noi nel nostro gruppo sempre. Gli auguro solo il meglio». Vi allenate da poco meno di tre settimane, ma vede già qualcosa che può esaltare le sue caratteristiche nelle idee di un allenatore offensivo come Boscaglia? «Con lui stiamo lavorando tanto e bene. Per il momento ci ha dato poche indicazioni, ma sicuramente ci saranno tante cose da apprendere e da capire per come vuole che giochino le sue squadre in attacco. Conosciamo le sue idee e le sue caratteristiche da allenatore che ha già raccolto risultati. Dobbiamo fidarci, correre, seguirlo e fare quello che vuole lui». C’è il rischio che slitti la prima giornata. Che voglia ha di giocare una partita ufficiale? «Siamo fermi dal primo marzo e purtroppo non è il massimo avere la prospettiva di un possibile slittamento. C’è l’agitazione proclamata dall’associazione calciatori per la storia delle liste bloccate dei ventidue, vediamo cosa accadrà. Noi dobbiamo comunque essere pronti per il 27 settembre. La voglia di giocare è tantissima, così come è altrettanto grande la voglia di rivedere la gente allo stadio». Per lei è stato il primo ritiro in pieno sud. Com’è andata? «Il posto è splendido, a Petralia Sottana si sta bene, è una bella cittadina, a vederla dall’alto fa il suo bell’effetto. Con il gruppo ci siamo trovati benissimo, si lavora bene, si sta insieme la sera. Il ritiro del resto è questo e qui abbiamo avuto a disposizione tutto il necessario per lavorare al meglio. Il bilancio di questa prima parte di preparazione è sicuramente positivo, abbiamo lavorato tanto e bene».