Reggina, il tempo stringe. E la passività è di oltre 11 milioni. Per l’iscrizione al campionato restano solo 15 giorni utili

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla situazione relativa alla Reggina.

Il presidente della Reggina Luca Gallo dal 5 maggio scorso si trova in stato di arresto ai domiciliari, per gli sviluppi dell’inchiesta sul sequestro di 18 società a lui intestate nonché proprietario. Nella giornata di lunedì, 30 maggio, è stato nominato dal Tribunale di Roma come amministratore unico del club Fabio De Lillo. I potenziali acquirenti interessati a rilevare la società, dovranno guardare i conti con il passivo accumulato dalla società amaranto negli ultimi due anni. Spetterà quindi al farmacista romano fare da traghettatore e ricevere i potenziali compratori per trovare la migliore soluzione per la cessione del club. Uno dei primi ostacoli da superare riguarda le passività, di cui dovranno farsi carico i compratori, che ammonterebbe a oltre 11 milioni di euro e nello stesso tempo presentare tutta la documentazione idonea per l’iscrizione al prossimo campionato cadetto.

C’è pochissimo tempo da perdere considerando che ci sono solo 15 giorni lavorativi sino al 22 giugno per chiudere la complessa partita. Nella giornata di martedì è stato approntata la situazione contabile intermedia, aggiornata al 31 marzo, dove è stata fotografato lo stato del passivo e l’ammontare da impiegare per riuscire a salvare il club e approntare la documentazione richiesta dalla Federcalcio per la partecipazione al campionato 2022/2023. Intanto oggi è atteso in città l’arrivo del dottor De Lillo, il quale si recherà all’Agenzia delle Entrate per dilazionare i milioni di debiti, mentre per la prossima settimana ci sarà il ritorno dell’amministratore giudiziario Perna e a quel punto lo stesso reggente del club dovrebbe ultimare le formalità burocratiche per agevolare il passaggio agli eventuali investitori.