Prime pendenze pagate. Albanese e Macaione in coro: «Non è finita. In caso di C…»

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle dichiarazioni di Albanese e Macaione dopo il verdetto che ha retrocesso all’ultimo posto il Palermo. «Non finisce qui – afferma Albanese – Intanto faremo subito ricorso al Tar, ma questo è veramente un danno incalcolabile nei confronti del Palermo e dello sport in generale. Noi vogliamo un procedimento immediato per dare regolarità al campionato, consci di dover essere sottoposti ad un altro giudizio». Arkus Network è pronta alla produzione di una documentazione di evidenza fondi per dimostrare la solidità della nuova proprietà, anche in sede di ricorso. «Stiamo proponendo appello e per avvalorare quanto sempre detto, ovvero che la società ha risorse e voglia di andare avanti col Palermo, daremo evidenza attraverso la controllante dei fondi che servono per fare un buon campionato di Serie A. Questo per testimoniare che, se mai fossestato messo in dubbio che la società non avesse la possibilità di fare un campionato, adesso la società è totalmente nuova e non c’entra con la vecchia gestione. Sta mettendo i soldi per fare un campionato, speriamo andare in A se il campo ce lo consente». La nuova proprietà avrebbe già pagato alcune pendenze a dei fornitori. «Questa cosa colpisce società, città e colori. Prima eravamo sereni, ora un po’meno, ma attendiamo il ricorso con questa aggiunta. Sono fatti passati, per questo non comprendo la sentenza. C’è già stato un giudizio della magistratura ordinaria, dal punto di vista fallimentare il Palermo non è stato condannato e per questo eravamo sereni». L’investimento di Arkus non sembra compromesso: «La nuova proprietà vuole fare un bel campionato di Serie A. Non contempliamo la Serie C, non abbiamo presentato un piano industriale perché non sapevamo in che categoria avremmo giocato e aspettiamo il secondo grado di giudizio. Tuttolomondo mi è sembrato carichissimo. La prima cosa che mi ha detto è che daremo evidenza e che ci sono voglia e risorse». Anche Macaione nega un passo indietro di Arkus «Non cambia assolutamente nulla per quanto riguarda la società, anzi, andremo avanti per il bene della squadra e della città. Noi stiamo lavorando per andare in appello e non arrivare a quella drastica situazione».