Brandaleone: “È un conto spropositato per la città e i tifosi. La nuova proprietà manterrà gli impegni?”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta il pensiero del giornalista Carlo Brandaleone sul verdetto che ha spedito il Palermo in Serie C. Una situazione drammatica e paradossale che lascia solo uno spiraglio per restare in B. Il Tribunale federale ha accolto le richieste della Procura, secondo cui il club rosanero avrebbe falsificato quattro bilanci con operazioni finanziarie fittizie. Zamparini avrebbe occultato le perdite dei bilanci creandosi una finta posta in attivo attraverso la cessione del marchio a una società intestata a sé stesso. Non è chiaro perché il conto lo debba pagare Palermo, città e tifosi. La tifoseria ha preso le distanze dalla gestione Zamparini e si è sempre stretta alla squadra nel momento del bisogno. La sentenza del Tribunale federale ci sembra spropositata perché può causare danni ancora maggiori della già gravissima retrocessione in Serie C. La nuova proprietà che aveva accettato di farsi carico dei debiti di Zamparini (si parla di 47 milioni e già i primi bonifici sono partiti), manterrà i suoi impegni anche in Serie C? Se la sentenza verrà confermata il rischio è che il calcio sparisca a Palermo. Il sospetto è che si voglia fare pagare a Zamparini tutto il suo modo di far calcio: arrogante, poco rispettoso delle regole e degli organi federali. Adesso, la difesa dovrà far capire ai giudici che il calcio per una città come Palermo non è solo un gioco. Dovranno intervenire le istituzioni, come avvenne nel 1986 per rilanciare il calcio a Palermo.