Pregliasco: “Coronavirus? Valida l’ipotesi vaccinazione obbligatoria”

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha voluto dire la sua sull’emergenza coronavirus e sull’ipotesi vaccinazione obbligatoria. Di seguito le sue parole rilasciate ai microfoni di “La Repubblica”: “Questione di opportunità, visto il momento delicato ma, anche, decisione che scaturisce dall’andamento epidemiologico. E già, perché un vaccino abbia una buona efficacia deve raggiungere una consistente quota di adesione. Vuol dire che gran parte della popolazione dovrebbe essere vaccinata. C’è un recente studio sul tema-vaccini effettuato dall’università cattolica di Roma, imperniato proprio sul vissuto psicologico del campione intervistato. In modo diretto e specifico è stata posta a ognuno la domanda-tipo: “Ti vaccineresti contro Covid-19?”. Ebbene, il 41 per cento ha risposto no. Un giudizio personale e insindacabile. È una risposta grossolana che non entra nel merito delle motivazioni, ma che rivela quanto sia ancora forte il senso di negatività di tante gente nei confronti del vaccino e, a ritroso, verso la legge Lorenzin che istituì l’obbligatorietà vaccinale nei bambini. Personalmente ritengo sia stata utile. Deve pensare che esiste un effetto-trascinamento. Mi spiego. In Italia, ma non solo qui da noi, ci si imbatte almeno in un 2/5 per cento di contrari equamente distribuiti tra negazionisti e complottisti. E su questi soggetti così intransigenti non c’è ragione che tenga. Tuttavia, c’è anche, e questo è successo appunto anche con la legge Lorenzin, un 15 per cento di indecisi, quella fascia che annaspa nei dubbi. E che quindi avendo difficoltà a decidere, risentirebbe positivamente della scelta istituzionale che, ripeto, è di opportunità politica. Guardiamoci negli occhi, al momento l’entusiasmo per il vaccino è scarso, ma il solo consiglio non basta perché di fatto ne depotenzia l’efficacia. Abbiamo visto cosa è successo con l’app Immuni, scaricata da appena  4,6 milioni di persone: poche, avrebbe dovuto aderire almeno il 60/70 per cento della popolazione. Dunque, a questo punto, le opzioni sono entrambe valide, e al momento quella della sola raccomandazione sembra attuabile”.

Il virologo ha continuato dicendo: ” Sì, sempre che i numeri rimarranno “piccoli” come oggi e se dunque non aumenteranno i positivi. L’obbligatorietà è brutale ma più valida, per ora però la contagiosità sta rimanendo bassa con un R0 pari a 2,5. E la vaccinazione spontanea potrebbe bastare a raggiungere l’immunità di gregge. A oggi lo sono ancora, il sistema sta tenendo e sta dimostrando di riuscire a limitare i focolai. Certo, un “liberi tutti” eccessivo potrebbe innescare la famigerata seconda ondata. Di sicuro, tornerà l’influenza e allora dovremo stare in guardia perché Covid potrà nascondersi bene tra le altre forme respiratorie che la caratterizzano”.