Palermo: per il futuro della panchina rosanero sono due le ipotesi attualmente più accreditate

Pur non essendoci ancora state comunicazioni in tal senso, è ormai chiaro che l’anno prossimo l’allenatore delle Aquile non sarà Rosario Pergolizzi. Nonostante la grande cavalcata, fatta fino al momento dello stop forzato a causa dell’emergenza coronavirus, che sembrerebbe aver portato al raggiungimento dell’obiettivo prefissato (si aspetta la decisione del Consiglio Federale Di mercoledì 20), il tecnico siciliano non sarà confermato alla guida della formazione rosanero.
In questi giorni sono diversi i nomi papabili per prenderne il posto sulla panchina rosanero. Alcuni di questi rappresentano pezzi di storia rosanero come l’ex centrocampista rosanero Antonio Nocerino o l’ex tecnico rosanero Delio Rossi, passando per Piero Braglia, Gaetano Auteri, ma non solo.

In realtà, secondo quanto riporta tuttoseried, i profili attualmente più “gettonati” e che sarebbero in cima ai pensieri dell’A.D. Rinaldo Sagramola, sono quelli di Giuseppe Scienza e Roberto Boscaglia. Quest’ultimo è stato già accostato al Palermo nelle scorse settimane, un tecnico che per carisma e preparazione tecnico-tattica potrebbe tranquillamente fare al caso delle Aquile, pur avendo un contratto importante in essere con la Virtus Entella e che nessuna delle due parti, al momento, pare voglia sciogliere.

L’ipotesi Scienza, invece, ha preso piede nelle ultime ore, con il 53enne allenatore piemontese reduce da uno straordinario biennio di Lega Pro con il Monopoli, forte di una conoscenza pregressa con alcuni dei dirigenti rosanero. Per lui si sono mosse in anticipo diverse realtà di Serie C tra cui Teramo e Catanzaro, ma l’idea di allenare una squadra blasonata come il Palermo potrebbe rivelarsi determinante qualora decidesse di separarsi dal sodalizio biancoverde pugliese. La situazione appare comunque in divenire ed è certo che verranno sondati altri profili che possano essere ritenuti idonei a ricoprire un ruolo dalle enormi responsabilità, non fosse altro che per le logiche pressioni che caratterizzano un contesto storico e ambizioso come quello palermitano.