Palermo, la lunga estate di Castagnini

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul calciomercato del Palermo che ha preso il via con la conferma di Castagnini sulla poltrona di ds.

La lunga estate di Castagnini è appena cominciata. La firma sul rinnovo è l’annuncio del Palermo sono solo un punto di partenza per il ds rosanero, chiamato sin da subito a costruire la squadra che verrà per la prossima Serie B. La sua permanenza, dopo le parole spese da Baldini, non era più in discussione ormai da giorni. Poi, da quando Mirri è tornato in città, è stato a stretto contatto con lui, tra incontri in sede e colloqui per programmare l’immediato futuro. Solo in questa settimana Castagnini ha dovuto staccare la spina dagli affari rosanero (è stato audito pochi giorni fa in Corte d’appello a Cosenza come testimone nel processo sulla morte dell’ex calciatore Bergamini, all’epoca suo compagno di squadra), ma la testa è già alla costruzione della squadra da affidare alle mani di Baldini.

I tempi sono stretti, perché la passata stagione s’è conclusa tardi e perché la prossima anticiperà il calcio d’inizio tanto da doverci attendere il primo match ufficiale tra poco più di un mese. Una finestra breve, alla quale però la dirigenza di viale del Fante si presenta con le idee chiare. Il primo appuntamento, calendario alla mano, è con i rinnovi di contratto. Sette giocatori in scadenza, non tutti nei piani tecnici della società, ma alcuni dei quali fondamentali per il gioco di Baldini. Valente lo è di certo, Marconi e Lancini sono stati intoccabili nella fase finale della stagione e nei play-off, in più c’è Accardi che a dispetto di qualche infortunio è sempre stato lodato dall’allenatore, a prescindere dalla sua titolarità (nel ruolo c’è la concorrenza di Buttaro, che nei play-off ha dimostrato di poter dire la sua anche da terzino).

Per gli altri, ci sono più incognite che certezze. Sicuramente si naviga nel dubbio per il futuro di Odjer e Floriano, con quest’ultimo che a gennaio sembrava destinato a lasciare la Sicilia, salvo poi vivere una seconda giovinezza nella cavalcata che ha portato il Palermo in Serie B. Meno dubbi, invece, per quanto riguarda Pelagotti, scivolato in fondo alle gerarchie già nel corso del campionato e relegato definitivamente a vice-Massolo nei play-off. La sua conferma appare adesso improbabile.