Palermo in ritiro a Manchester, Di Mariano il figliol prodigo: «È la B più difficile, ma con Corini possiamo sognare»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo in ritiro a Manchester e riporta un’intervista a Di Mariano.

«Lavorare all’Etihad è un’emozione grandissima che ti fa capire che questo è un altro calcio rispetto a quello italiano. Un centro così ti forma anche culturalmente. Palermitano in maglia rosanero? Un onore, far parte della rinascita del Palermo è un orgoglio. Sono entusiasta di questa scelta e non mi pento. A 12 anni i rosa mi scelsero per un pre-ritiro ma non mi misero sotto contratto, fu così che mollai e tornai alla scuola calcio. Diventare squadra? Di tempo ne abbiamo poco e il campionato mica ci aspetta. Dobbiamo essere compatti, uniti e solidali. Possiamo essere davvero la mina vagante della Serie B e credere nel mister Corini. Questo è il campionato più difficile, ma possiamo toglierci qualche soddisfazione. Partner di attacco? Visto il ruolo è inevitabile che io dica Brunori. Cerco di legare e dialogare con lui, le sue sponde, i suoi uno-due. Anche a Lecce dialogavo molto con Coda».