Palermo, “Alla scoperta di…” Alberto Gilardino, il ‘violinista’ con 225 gol all’attivo che guiderà l’attacco dei rosanero

È fatta. Dopo circa due settimane la trattativa che sembrava infinita è giunta al termine: Alberto Gilardino è un giocatore del Palermo. L’attaccante ex Fiorentina ha rescisso il contratto che lo legava ai cinesi del Guangzhou per firmare un triennale da un milione e cento mila euro a stagione con i rosanero. Il club di viale del Fante ha superato le insidie delle varie Lazio, Marsiglia ed Olympiakos e domattina darà il benvenuto al nuovo titolare del reparto offensivo dello scacchiere di Beppe Iachini. Ed anche se Gila non avrebbe bisogno di presentazioni, in attesa dell’ufficialità noi vi rinfreschiamo la memoria attraverso la consueta rubrica “Alla scoperta di…”.

CARRIERA Alberto Gilardino è nato a Biella il 5 luglio 1982. Dopo un anno nelle giovanili della Biellese, nel 1997 si è trasferito in quelle del Piacenza dov’è rimasto fino al 1999, quando è passato in prima squadra. Con i biancorossi in A ha disputato 17 gare e siglato tre reti nell’arco di tre anni. Nel 2000, appena diciottenne, firma un quadriennale con il Verona ma resterà in gialloblù per quasi due stagioni per un totale di cinque marcature e 39 presenze. È comunque tra le fila del Parma di mister Prandelli che avviene la sua consacrazione. Precisamente nell’anno 2003/04, quando mette a segno 23 gol piazzandosi al secondo posto della classifica dei cannonieri dietro Shevshenko. Stesso rendimento nella stagione successiva ed è allora che il Milan decide di puntare su di lui. Con i rossoneri firma un contratto da 3 milioni di euro a stagione e “suona il violino” in 36 occasioni (tra il 2005 ed il 2008), scendendo in campo 94 volte. Tra gli uomini di Ancelotti perde però il posto da titolare ed ecco che Prandelli, questa volta alla guida della Fiorentina, lo richiama alla sua corte. Gilardino indosserà la maglia viola 118 volte per un totale di 48 marcature. Dopo tre stagioni e mezzo alla Viola viene acquistato a gennaio 2012 dal Genoa. La sua esperienza tra le fila dei Grifoni è intervallata da un anno in prestito al Bologna, dove a suon di gol (13 in 36 gare) guida la squadra emiliana verso la salvezza. Nel 2013 termina il prestito e torna in Liguria, dove lo aspetta una vecchia conoscenza del Palermo: Fabio Liverani. Al termine della stagione, dopo 36 gare e 15 gol con i liguri, viene ceduto definitivamente al Guangzhou per 5 milioni. Con i cinesi firma fino a dicembre 2016, per uno stipendio di 10 milioni complessivi. Al Guangzhou sono cinque le marcature in 14 gare, precisamente tra l’estate del 2014 e gennaio 2015 quando torna nuovamente alla Fiorentina, questa volta in prestito. La seconda esperienza in maglia viola gli frutta quattro reti e 14 presenze. Al termine dello scorso campionato è tornato in Cina.

NAZIONALE Dopo le esperienze con la maglia della Nazionale giovanile, Gilardino viene convocato in quella maggiore per la prima volta nel 2004 da Marcello Lippi in occasione delle Olimpiadi. Due anni dopo sarà uno dei Campioni del Mondo di Germania 2006 con un bottino di cinque gare ed un gol. L’ultima presenza in Nazionale risale al 2013, quando proprio al “Renzo Barbera” ha segnato la rete della vittoria contro la Bulgaria. In maglia azzurra sono in totale 19 marcature e 57 gare, con un Palmares che conta l’oro ai Mondiali 2006 ed il bronzo ad Atene 2004 e nella Confederation Cup del 2013 in Brasile.

COPPE Alberto Gilardino vanta una Champions League, una Supercoppa ed una Coppa del Mondo per club. Tutti trofei vinti tra le fila del Milan.

CARATTERISTICHE Alto 184 centimetri per 79 kg di peso forma, Alberto Gilardino è un vero e proprio rapace d’area di rigore, autentico terrore per le difese avversarie. Attaccante opportunista, è abile a proteggere palla ed a difendersi spalle alla porta per poi girarsi e mandare la sfera in rete. Preferisce essere servito dentro l’area, dove sa muoversi perfettamente, interpretare ottimamente i tempi degli inserimenti ed aspettare il momento adatto per trasformare in gol gli assist vincenti dei compagni. Bravo tanto di testa quanto in acrobazia, il suo piede prediletto è il destro.