Franco Vazquez e la traversa, un binomio inscindibile: che Palermo sarebbe senza?

Nemmeno il tempo di cominciare e…SBAM! Il campionato 2015/16 di serie A è iniziato da appena una giornata ed il Palermo può già vantare ben due traverse. Scusate se è poco. La prima, in ordine cronologico, è stata centrata al 24’ dal centrocampista-bomber Luca Rigoni. La seconda, neanche a dirlo, porta la firma di Franco Vazquez e trema ancora dal 75’ di Palermo-Genoa andata in scena domenica scorsa al “Renzo Barbera”.

Due legni in una sola gara sono un bottino niente male, davvero. Soprattutto se consideriamo che lo scorso anno sono stati in totale 21, ovvero una media di circa 0,5 a partita. E siccome i rosanero non vogliono deludere neanche nelle altre competizioni, alle traverse colpite contro la squadra di Gian Piero Gasperini bisogna aggiungere i legni centrati poco più di due settimane fa in Coppa Italia. Contro l’Avellino i “fortunati” sono stati Luca Rigoni (per lui un palo, cancellato poi nel secondo tempo dalla gioia del gol valso l’1-0) ed Achraf Lazaar, clamorosa la sua traversa dalla lunga distanza nel corso della ripresa.

Insomma, le premesse per battere il record della passata stagione (a livello europeo “meglio” del Palermo ha fatto soltanto il Real Madrid di Carlo Ancelotti), ci sono tutte. Ironia a parte, non ce lo auguriamo proprio. Non lo auguriamo soprattutto al “Mudo”, che nel campionato passato ha centrato ben nove legni aggiudicandosi a pieno diritto il titolo di “calciatore più sfortunato (o sfigato?)” di tutta la serie A 2014/15. Legni che, se fossero stati gol, avrebbero fatto di lui il capocannoniere del Palermo. E probabilmente se lo sarebbe pure meritato.

Al di là della traversa timbrata domenica sera, in queste prime due uscite ufficiali l’italo-argentino ha dimostrato e confermato di che pasta è fatto. Solita classe sopraffina e tanta fantasia che fanno di lui il vero fulcro di questa squadra. Certo, gli manca ancora un “Paulino” con cui fare scintille, ma nel frattempo Palermo non vede l’ora di esultare ad un gol del “Mudo”. Nella speranza che pali e traverse siano soltanto la cornice di un meraviglioso dipinto firmato Franco Vazquez.