Matranga&Minafò, scrivono lettera a Baccaglini: “Presidente, l’inglese non basta. Palermo vuole i fatti!”

Durante una puntata di “Sicilia Cabaret” andato in onda ieri, i conduttori comici palermitani, Matranga e Minafò in chiusura hanno voluto dedicare tra serio e faceto una lettera a Paul Baccaglini. Eccone un estratto:

“Antonio Matranga: “Caro Baccaglini, siamo abituati a vedere nel calcio presidenti magnati e ricchi, noi capiamo poco di fondi di investimento. Può essere che adesso, nella nuova finanza, anche un ex Iena come lei possa diventare un ottimo presidente della nostra squadra di calcio. Quello che le vogliamo chiedere è…”

Emanuele Minafò: “Dove mi***a li prende i soldi?”

Matranga: “La vera domanda è, cosa vuole farne del Palermo? Vogliamo sapere, aldilà delle belle parole, delle conferenze stampa, incontri con le istituzioni, delle università, dei tatuaggi, se è vero che lei vuole portare la squadra a buoni livelli”.

Minafò: “Per molti cittadini palermitani, la squadra del cuore è una fede, e come tale va rispettata”.

Matranga: “Lei ha parlato di “Trading”, “Business”, “Brand”, “Restailing”. Viene spontaneo domandarle, aldilà dell’immagine, cosa intende fare per riportare il Palermo in serie A? Ha presente quelle cose che fanno i presidenti di calcio? Comprare giocatori buoni. Altrimenti, addio brend, addio restailing…”.

Minafò: “Caro presidente, noi non sappiamo l’inglese come lei, ma capiamo bene quando uno vuole per davvero rafforzare la squadra e fare il bene della società e della città”.

Matranga: “Questa città è scottata da Zamparini ha intenzione di darle fiducia, e aspetta i fatti”.

Minafò: “Baccaglini, prenda esempio da Gandhi e ci faccia diventare “Gandi!!!”.

Insieme a tutti i palermitani le auguriamo buona fortuna, in fede Matranga e Minafò”.