L’unica siciliana in C, l’incubo e le promesse di rilancio: ora Messina ruggisce

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Messina, l’unica siciliana in C.

Dal timore dei titoli di coda al potenziale rilancio. In casa Messina è scattata ufficialmente la seconda stagione dal ritorno tra i professionisti, la sesta con al timone il vulcanico presidente Sciotto. Il patron giallorosso, che dopo svariate notti insonni e quell’idea, che lo tormentava, di abbandonare la nave in assenza di interlocutori seri a cui cedere il testimone, ha dunque scelto alla fine di tirare dritto e restare in sella.

Gli scenari Archiviata dunque la fase delle incertezze, ora il club ha fatto trapelare un messaggio netto: nessun limite, in termini di obiettivi, ma tanto dipenderà dalla risposta della città. Tifosi, tessuto imprenditoriale e istituzioni, innanzitutto, sono stati chiamati a sostenere quella che sarà l’unica realtà calcistica siciliana della Serie C. Non a caso, la prima mossa della strategia societaria prevede il lancio della campagna abbonamenti, che avverrà in contemporanea alla presentazione dell’organigramma, verosimilmente nel corso della prossima settimana.

I ruoli A proposito di organigramma: scontata la conferma del direttore generale, Raffaele Manfredi, resta invece ancora vivo il rebus per la casella di direttore sportivo. Marcello Pitino, arrivato lo scorso gennaio dopo il divorzio tra Sciotto e il duo Lo Monaco-Argurio, ha ottime chance per ottenere ancora la fiducia del patron Sciotto. Unica incognita? La scelta dell’allenatore, perché se alla fine Zdenek Zeman dovesse cedere alla corte del presidente giallorosso, si presenterebbe in riva allo Stretto in coppia con il d.s. Giuseppe Pavone. Ma quella del suggestivo ritorno di Zeman a Messina pare, nonostante i contatti telefonici degli scorsi giorni, l’ipotesi meno accreditata al momento. Salgono invece per la panchina giallorossa le quotazioni dell’ex Viterbese e Catania Giuseppe Raffaele. Tra le ipotesi, considerati anche i rapporti storici con Marcello Pitino, resta viva pure l’opzione Auteri.