Lucca: «Palermo, con te è scoccata la scintilla. Vi dico cosa mi ha colpito»

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Lorenzo Lucca, attaccante del Palermo:

«Mi aveva colpito soprattutto la gente, lo stadio, il calore dei tifosi al “Barbera”. La prima partita che ho visto, quella contro il Messina, ha lasciato il segno: ho visto dagli spalti pieni, c’erano tanti tifosi ed è stato in quel momento che è scoccato qualcosa che mi ha fatto pensare che questa è la piazza giusta. Palermo mi ha colpito sotto tutti i punti di vista: vivo a Mondello, c’è gente disponibile che ti aiuta se sei in difficoltà. Mi trovo bene. Dichiarazioni del mio procuratore Imborgia? Lui intendeva che su Palermo si può pensare tutto, ma che alla fine quando ci arrivi ti innamori, ci si trova bene, è bello viverci e giocarci. Però per la verità la sera in cui sono arrivato qualche domanda me la sono posta. Sono arrivato all’una e mezza di notte, c’erano le strade deserte ed era tutto nuovo e strano. Ma dopo la prima settimana ero già ben inserito in città e in squadra. Io e il Toro non avevamo più le stesse idee e ci siamo dovuti separare. E poi quando mi hanno proposto Palermo non ci ho dovuto pensare più di tanto. Avevano un’idea sbagliata di me, ma ci può stare. Dai pulcini fino alla prima squadra è stato bello vivere il mondo granata. Ho ritenuto che il mio percorso nel Torino si fosse concluso. Ci sono tanti casi di calciatori che cambiano squadra e rendono meglio nel nuovo club. Non ho voglia di rivalsa nei confronti del Torino. Ho voglia di dimostrare tanto e non vedo l’ora di farlo. Sinceramente le persone che hanno creduto di meno in me le ringrazio lo stesso, mi hanno insegnato come si gioca a calcio e come ci si comporta fuori dal campo».